COMUNE
DI CESENA
Settore Servizi Sociali
Settore Pubblica Istruzione
LINEE PROGETTUALI PER LA COSTITUZIONE DI NIDI IN AREE AD ALTA
CONCENTRAZIONE PRODUTTIVA (nidi aziendali)
Febbraio 2003
Sommario
LINEE PROGETTUALI PER LA COSTITUZIONE DI NIDI IN AREE AD ALTA
CONCENTRAZIONE PRODUTTIVA (nidi aziendali) 3
QUADRO DI RIFERIMENTO LEGISLATIVO 3
Fondi statali a favore e a
sostegno della costruzione e della gestione degli asili nei luoghi di
lavoro 3
Sgravi fiscali 4
Normativa regionale di
riferimento per i nidi privati 4
LE SCELTE
DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER SOSTENERE LA COSTRUZIONE DI NIDI IN AREE
AD ALTA CONCENTRAZIONE PRODUTTIVA (nidi aziendali) 5
FASI DELLO SVILUPPO DEL PROGETTO 7
LINEE PROGETTUALI PER LA COSTITUZIONE DI NIDI IN AREE AD ALTA
CONCENTRAZIONE PRODUTTIVA (nidi aziendali)
QUADRO DI RIFERIMENTO LEGISLATIVO
A decorrere dall'anno 2001
sono state emanate, a livello statale e regionale una serie di indicazioni
e atti legislativi volti a sostenere e regolamentare la costituzione di
nidi nei luoghi di lavoro.
- Fondi statali a favore e
a sostegno della costruzione e della gestione degli asili nei luoghi di
lavoro
a) Con l'art.70 della legge. 28 dicembre 2001 n° 448 "Disposizioni
per il bilancio annuale e pluriennale dello Stato(finanziaria 2002)",
il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il
Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno istituito un fondo per gli
anni 2002 - 2003 - 2004, a favore e a sostegno della costruzione e la
gestione degli asili nido, nonché dei micro - nidi nei luoghi di lavoro.
La dotazione del fondo per
l'anno 2002 ammontante ad € 50.000.000 è stata ripartita, con Decreto
Ministeriale, fra le Regioni. Per quanto riguarda la Regione E.R., il
fondo ammonta a € 3.326.091,38 e sarà assegnato ai comuni attraverso le
province, secondo procedure e criteri che verranno comunicati ai comuni
stessi.
b) Con l'art.91
" Asili nido nei luoghi di lavoro" della legge 27 dicembre 2002
n° 289 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato (finanziaria 2003) ", il Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e
delle Finanze, hanno istituito per l'anno 2003 il fondo per il
finanziamento dei datori di lavoro che realizzano nidi nei luoghi di
lavoro di cui all'art.70 della legge n° 448/200.
La legge 289 rimanda all'emanazione, entro il 31 marzo 2003, di due
successivi decreti:
- il primo regolamenterà l'ammissione e le modalità di accesso al
finanziamento dei datori di lavoro attraverso presentazione di domanda
direttamente al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
- il secondo definirà i criteri per la concessione dei finanziamenti;
- Sgravi fiscali
Con Decreto 17 maggio 2002
del Ministero dell'Economia e delle Finanze, viene affermato che le spese
di partecipazione alla gestione dei micro-asili e dei nidi nei luoghi di
lavoro, sostenute dal datore di lavoro, sono deducibili dal reddito
d'impresa o di lavoro autonomo per un importo non superiore ad €. 2.000
per ciascun bambino ospitato negli stessi;
- Normativa regionale di
riferimento per i nidi privati
In seguito a quanto emanato
a livello statale (e fin qui descritto) la Conferenza unificata delle
Regioni ha inviato un comunicato al Ministro Maroni, in data 24 giugno.
Con ciò ha chiesto il riallineamento dell'articolo 70 della 448/01,
riconoscendo la piena applicabilità del titolo V della costituzione alle
nuove competenze regionali sancite dalla riforma, che annoverano le
politiche sociali come materia delegata alle regioni.
In base a quanto è stato
precisato con tale comunicazione, si deduce che la normativa che regola i
nidi e quindi anche quelli aziendali è di competenza regionale. Nel
nostro caso ne discende che:
· la legge regionale di
riferimento è la n. 1/2000 assieme alla direttiva contente gli standard
strutturali ed organizzativi, n. 1390/2000 e alla direttiva n. 227/01 che
regolamento l'autorizzazione al funzionamento e l'accreditamento dei nidi
privati
· per i nidi aziendali
valgono le stesse condizioni previste per i soggetti gestori privati,
convenzionati o no, purché autorizzati al funzionamento e accreditati:
direttiva n. 227/01)
LE SCELTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER SOSTENERE LA COSTRUZIONE DI
NIDI IN AREE AD ALTA CONCENTRAZIONE PRODUTTIVA (nidi aziendali)
L'amministrazione Comunale, nel quadro delle indicazioni fin qui
delineate, ha intenzione di sostenere la realizzazione di nidi cosiddetti
aziendali in alcune zone ad alta concentrazione produttiva (con
particolare riferimento al settore agricolo e agroindustriale ed
all'Azienda USL).
La realizzazione di tali
nidi si inserisce in una logica di sviluppo e implementazione del sistema
di servizi di sostegno alle funzioni parentali. Per tale motivo tali nidi
- pur pensati per sostenere i nuclei familiari in cui i genitori e in
particolare le madri sono impiegati nelle aziende presenti nel territorio
- non dovranno essere riservati al personale delle aziende. In caso
contrario infatti verrebbe a mancare la vocazione educativa e di apertura
e confronto sociale propria di questi servizi; è per sottolineare il
carattere di apertura dei nidi al territorio che si propone di denominarli
nidi "territoriali" o di "bacino".
I nuovi nidi, pertanto,
dovranno essere caratterizzati da:
- una progettualità educativa
- una funzione territoriale
- rispetto degli standard normativi regionali
In particolare il progetto
dovrà tener conto di alcune indicazioni suggerite dalla Regione Emilia
Romagna e di seguito indicate:
- i nidi devono
preferibilmente essere collocati al di fuori dell'azienda. Questa
indicazione intende tutelare lo sviluppo di una relazione "sana"
fra genitori e figli consentendo una positiva elaborazione del processo di
separazione fra madre/padre e bambino, necessaria a vivere l'esperienza
del nido "disgiunta", ma coerente con quella famigliare.
- la presenza del nido
aziendale deve essere prevista in un luogo salubre vicino all'azienda ma
collocato in un contesto di facile utilizzo da parte dell'intera comunità
locale (nido di bacino), per consentire, con una riserva di posti a favore
delle famiglie residenti in quel territorio, di garantire una maggiore
coesione sociale.
- può essere prevista una
convenzione fra l'ente gestore privato e il Comune per rendere più
evidente la collaborazione tra i due soggetti e più realizzabile
l'integrazione del nido aziendale e della sua progettualità con i servizi
di territorio (la collaborazione potrà riguardare alcuni ambiti del
progetto educativo quali ad esempio il servizio di coordinamento
pedagogico, la formazione degli operatori, i progetti di continuità, ecc…).
FASI DELLO SVILUPPO DEL
PROGETTO
L'Amministrazione Comunale
ha previsto in bilancio, nel piano triennale degli investimenti
(2003/2005), la somma di € 50.000 per l'avvio di un progetto per la
realizzazione di nidi a valenza territoriale in aree produttive, in
collaborazione con imprese che occupano in modo prevalente mano d'opera
femminile.
Le fasi e le azioni
previste per lo sviluppo del progetto sono articolate come segue:
Periodo febbraio - maggio
2003
Svolgimento di una ricerca sul territorio cesenate volta a valutare i
bisogni delle famiglie e l'eventuale interesse delle aziende nel creare
nidi aziendali di bacino. In particolare sarà necessario approfondire,
attraverso una indagine specifica, i seguenti temi :
1. L'impiego di donne da
parte delle aziende, con particolare riferimento alle aziende del settore
agricolo e agroindustriale e nelle aree di maggiore espansione produttiva
(Pievesesitina, Case Castagnoli), per le quali poterebbe essere utile un
servizio per l'infanzia 0-3 anni (nido);
2. il fabbisogno di
manodopera femminile da parte di tali aziende, prevedibile a medio
termine;
3. la disponibilità di
aziende ad investire, in concorso e in collaborazione con l'ente locale,
per la realizzazione e la gestione di nidi in prossimità dei luoghi di
lavoro.
4. Infine, poiché il tema
dell'armonizzazione delle funzioni di cura con gli impegni lavorativi può
essere affrontato contemporaneamente ed utilmente anche in senso inverso,
le disponibilità ad interventi di armonizzazione degli orari di lavoro da
parte delle aziende.
Periodo giugno - luglio
2003
Elaborazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di nidi
territoriali al fine di individuare:
- le zone territoriali in cui si concentrano i bisogni e gli interessi di
cui sopra,
- le possibili ubicazioni dei nidi aziendali di bacino, valutando diverse
possibilità (ad es. concessione di terreni per la costruzione di nidi con
diritto di superficie, contratti di locazione, immobili del patrimonio
aziendale, ecc..)
Periodo settembre -
dicembre 2003
Istruzione di procedure ad evidenza pubblica per la concessione di
contributi, per un totale di € 50.000, ad aziende interessate a
realizzare nidi di bacino in particolare per sostenere costi di
costruzione, riadattamento, acquisto, impianto,e arredo.
Le aziende interessate si
impegnano a presentare un progetto per la realizzazione del nido di bacino
declinato nei suoi aspetti gestionali-organizzativi, strutturali ed
educativi. Per la definizione di tali progetti l'Amministrazione Comunale
si rende disponibile a fornire la consulenza dell'Equipe pedagogica del
Settore Pubblica Istruzione
Periodo giugno - dicembre
2003
Impostazione ed avvio di un progetto sperimentale per la costituzione di
nido territoriale in collaborazione fra il Comune con l'AUSL di Cesena.
Cesena, 14 febbraio 2003
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