Comunicazione:     Vertenza Infanzia

            Per dare seguito è continuità alle decisioni assunte nel corso del recente convegno di Bologna sul tema dei diritti dell’infanzia ,  la CGIL  FP insieme al sindacato Scuola della CGIL promuove  una vertenza infanzia da avviare, a partire  dal il prossimo mese di settembre,  per rilanciare il ruolo della scuola pubblica a fronte del progetto del Governo di un suo ridimensionamento in termini di tagli agli organici ed ai finanziamenti, nonché di riforma dei cicli.

            La vertenza si articolerà  essenzialmente al livello locale perché in quella sede, sui tavoli dei patti territoriali, sarà possibile dimostrare l’illogicità della scelta di anticipare l’ingresso alla scuola dell’infanzia a due anni e mezzo, e alla scuola elementare a cinque anni e mezzo, sia sul piano dell’opportunità educativa che del modulo organizzativo.

In quest’ambito sarà essenziale, per il successo dell’iniziativa, costruire un rapporto permanente, ed intese di programma, con le associazioni dei genitori; ciò al fine di  respingere il tentativo in atto di rendere “flessibile” ed aleatorio il confine dell’identità istituzionale ed organizzativa del servizio scolastico, quasi si trattasse di un servizio di parcheggio del bambino a domanda individuale e non di un’istituzione educativa rivolta a tutti i cittadini.

            L’anticipo, ed il conseguente assetto della scuola dell’infanzia, sia pubblica sia paritaria, non deve diventare lo strumento utilizzato per mascherare l’incapacità del Governo ad affrontare e risolvere i veri nodi della riforma nei livelli scolastici successivi, in primis quello dell’estensione dell’obbligo scolastico e la questione della scuola di base. 

            Tutto questo significa, sul piano del merito,  aprire un serrato confronto con le controparti istituzionali per definire:

1.    Una comune pronuncia riguardo all’inopportunità di un anticipo dell’ingresso alla scuola dell’infanzia a due anni e mezzo e alla scuola elementare a cinque anni e mezzo;

2.    La determinazione di piani scolastici territoriali che circostanzino e generalizzino  l’offerta di scuola pubblica, garantita a tutti, nonché le relative risorse umane e finanziarie necessarie a sostenerne l’attività;

3.    Standard quali-quantitativi nel rispetto dei quali reperire le professionalità necessarie all’ottimale svolgimento dell’attività scolastica e determinare le relative dotazioni organiche;

4.    La piena disponibilità delle attribuzioni economiche di legge a sostegno della scuola dell’infanzia gestita dal sistema delle Autonomie Locali.

5.    La definizione di progetti formativi, finanziati dalle leggi e dai contratti, finalizzati a realizzare una migliore qualità di quest’importante e delicato servizio reso ai bambini ed ai genitori , non dimenticando che quest’ultimi rappresentano il nostro futuro perché cittadini del domani. 

Queste iniziative congiunte saranno seguite al livello Nazionale da un gruppo di lavoro cui sarà affidato l’incarico di promuovere, sostenere e monitorare l’andamento delle vertenze, a partire da quelle già attivate e di socializzarne gli esiti all’interno di ciascuna categoria.

Roma, 18 luglio 2002