Nota Illustrativa dell'accordo
sulle Politiche dell'infanzia dell'Amministrazione Provinciale di Pistoia Questo accordo, al momento oggetto di deliberazione da parte delle giunte delle amministrazioni aderenti al patto, sarà formalmente sottoscritto dopo il periodo natalizio nella sede del Comune di Pistoia ed oggetto di una conferenza stampa per illustrane i contenuti. Al riguardo il giudizio della nostra categoria è estremamente positivo perché, per la prima volta, si raggiunge un accordo che, nel ribadire la rilevanza pubblica delle politiche educative dell’infanzia, stabilisce precise modalità per creare nel territorio le condizioni di un’offerta complessiva e generalizzata di servizi, anche con la partecipazione dei privati, affinché questi non debbano più essere a domanda individuale, garantendo un uniforme contesto educativo di qualità. Per realizzare questi principi l’intesa rimanda alle successive fasi di attuazione il compito di determinare l’omogeneità del funzionamento ed il rispetto degli standard quali-quantitativi, nonché l’applicazione in maniera uniforme a tutti gli operatori, pubblici e privati, del contratto di lavoro degli Enti Locali, non solo per garantire tutele e diritti che altrimenti potrebbero essere negati, ma anche per assicurare i necessari requisiti di professionalità e qualità indispensabili per accompagnare la crescita e lo sviluppo dei bambini nel ciclo 0-6 anni. Un elemento di forte novità è rappresentato dalla comune scelta delle amministrazioni aderenti al patto di mettere insieme le proprie risorse umane e finanziarie per costruire un servizio che, a fronte dei continui tagli operati dal Governo ai trasferimenti per gli enti locali, attraverso la razionalizzazione delle spese può non solo continuare a garantire i servizi fin qui resi alla cittadinanza, ma anche espanderli in prospettiva, utilizzando a questo fine la presenza degli operatori i privati che, però, dovranno attenersi alle regole e modalità di funzionamento che saranno adottate, in sede di conferenza dei servizi, dagli Enti sottoscrittori di questo protocollo. In questo contesto è da ritenersi positiva l’affermata volontà di valutare la possibilità di estendere le modalità di compartecipazione anche agli altri servizi pubblici, soprattutto quelli rivolti alla tutela e la difesa dei diritti della persona ( servizio di assistenza agli anziani, handicap, tossicodipendenze, disagio sociale…). Tutto questo comporterà da parte sindacale, un approccio diverso alla contrattazione decentrata; ciò ponendo all’attenzione dei tavoli di trattativa l’esigenza di correlare effettivamente “ciò che si è – ciò che si fa” in modo da favorire processi di sviluppo ed evoluzione professionale funzionali alla crescita dei servizi sociali ed alla persona erogati dalle amministrazioni degli Enti Locali alla cittadinanza. E’ evidente che quest’intesa, cui presto ne seguiranno altre sulle quali stiamo lavorando nonché le scelte organizzative che saranno assunte di conseguenza, rappresenta una forte risposta al tentativo di affermare nel sistema delle Autonomie Locali l’idea che la strada delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni sia l’unica possibile per mantenere nel paese servizi diretti alla persona in grado di garantire la qualità e l’efficacia delle prestazioni. Siamo del parere che su questa partita si gioca una parte importante del futuro della Pubblica Amministrazione Locale, intesa come soggetto regolatore degli interessi collettivi e dello sviluppo sociale ed economico del Paese; di garante di quei diritti universali e di cittadinanza che in molti vorrebbero consegnare al privato per aprire al mercato il sistema dei diritti e del welfare garantiti a tutti dalla Costituzione.
Su questi aspetti, e tutti gli altri ad essi connessi ( basta
pensare al problema del precariato) ci sarà modo di approfondire in
maniera adeguata al prossimo Coordinamento Nazionale delle Politiche per
l’infanzia che, presumibilmente, sarà convocato a fine gennaio; nel
frattempo le strutture in indirizzo sono pregate di fare conoscere allo
scrivente Centro Nazionale le situazioni locali nelle quali siano
possibili accordi territoriali della stessa natura di quello di Pistoia
che si riporta in allegato, al fine di estendere il più possibile i
termini del presente accordo. |