Nel corso dell’ultimo Comitato Direttivo la CGIL ha indetto per il
prossimo 12 aprile una gran manifestazione nazionale a Roma a difesa di
una scuola pubblica, laica ed aperta a tutti, in grado di garantire nel
suo insieme quello sviluppo culturale complessivo, in termini
d’istruzione, innovazione e ricerca, quale strumento indispensabile per
consentire al nostro paese di continuare a svolgere, nel prossimo futuro,
un ruolo d’eccellenza nell’ambito di un processo di globalizzazione
sempre di più accentuato.
Quest’iniziativa che la Confederazione promuove sul problema
dell’istruzione nel nostro paese è una battaglia di civiltà che
rientra a pieno titolo nell’ambito della vertenza generale avviata da
oltre un anno dalla CGIL sul tema dei diritti universali di cittadinanza e
sullo stato sociale e che ha visto la mobilitazione di milioni di persone.
L’appuntamento del 12 rappresenta una tappa importante per lanciare nel
paese una vertenza che si annuncia complessa e difficile, che impegnerà
tutta la CGIL nei prossimi mesi in un lavoro molto impegnativo sul piano
politico e delle vertenze per battere il tentativo del Governo di varare
una riforma scolastica le cui conseguenze portano ad una forte limitazione
del ruolo pubblico della stessa a favore del privato, con pesanti tagli
agli organici ed ai finanziamenti, nonché con la riforma dei cicli.
Per la FP CGIL quest’iniziativa rappresenta il giusto viatico per
proseguire nella strada già intrapresa assieme alla CGIL scuola a difesa
della scuola pubblica dell’infanzia (nidi e materne), gestita per la
gran parte dai comuni, sulla base delle decisioni a suo tempo assunte nel
corso del convegno di Bologna lo scorso anno sul tema dei diritti
dell’infanzia.
Nella prima età dei bambini si decide il loro futuro, ed è quindi
importante che la scuola dell’infanzia sia un luogo nel quale, ad
integrazione e supporto del lavoro svolto dalla famiglia, si sviluppino e
potenzino i modelli educativi e pedagogici che non alterino le
caratteristiche dei piccoli in termini d’attenzione alle dimensioni
affettive e cognitive e sociali della loro età; per questi motivi diciamo
NO ad una scelta d’anticipo scolastico sia sul piano dell’opportunità
educativa che del modulo organizzativo; contro una politica di servizio
scolastico inteso esclusivamente come parcheggio per ovviare ai fastidi
dei genitori impegnati nel lavoro.
Si tratterà pertanto di lavorare, dai prossimi giorni, per il successo
della manifestazione del 12 aprile e per il proseguo della vertenza, sulla
base delle indicazioni che abbiamo fornito in precedenza alle strutture in
indirizzo in occasione del lancio della vertenza infanzia con il
comunicato congiunto dei due segretari generali nazionali della Funzione
Pubblica e della Scuola, Armuzzi e Panini.
Ricordiamo brevemente che queste indicazioni prevedono un’elaborazione
unitaria delle categorie interessate, al livello territoriale, per aprire
vertenze sull’offerta di scuole per l’infanzia per garantire un
proficuo rapporto nidi-materne/popolazione; la determinazione delle
risorse da destinare all’apertura di nuove strutture; la determinazione
degli standard quali-quantitativi di base per le scuole dell’infanzia e
nidi sia pubblici sia privati; l’obbligo di aprire eventuali nidi
aziendali al territorio e sotto il controllo del comune; l’istituzione
di una sede permanente di monitoraggio di tutte queste attività che veda
la partecipazione di tutti i soggetti interessati.
In questo situazione sarà importante ricercare una stretta collaborazione
con la Federazione della Formazione e Ricerca per l’importante ruolo di
coordinamento e stimolo che potrà svolgere nei confronti delle strutture
confederali locali per costruire un complessivo impegno di tutto il
sindacato su quest’importantissima partita attraverso la mobilitazione
non solo delle categorie ma anche di tutta la società civile.
Nel corso del prossimo mese di febbraio sarà convocato il gruppo di
lavoro nazionale scuola della funzione pubblica per fare il punto della
vertenza riguardo alle iniziative assunte sia nazionalmente che al livello
locale; nel frattempo invitiamo le strutture in indirizzo ad inviare allo
scrivente le piattaforme elaborate segnalando altresì le iniziative
assunte a sostegno delle stesse ed eventuali richieste d’intervento
della struttura nazionale.
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