Lo scorso 26 marzo si è tenuta l'attesa riunione presso la CGIL
Confederale del gruppo di lavoro nazionale per una prima valutazione del
percorso fin qui svolto in preparazione della "vertenza
infanzia" che dovrà essere avviata in tutti i territori.
Alla fine dei lavori è stato licenziato un documento politico che precisa
i connotati di questa nostra iniziativa rispetto la vertenza più generale
che la CGIL ha avviato a difesa di una scuola pubblica, laica ed aperta a
tutti, in grado di garantire nel suo insieme quello sviluppo culturale
complessivo, in termini d'istruzione,innovazione e ricerca, oggi
indispensabile per consentire al nostro paese di continuare a svolgere,
nel prossimo futuro, un ruolo d'eccellenza in un ambito di sfida
competitiva sempre più complessiva e globale .
L'iniziativa della Confederazione sul problema dell'istruzione nel nostro
paese è una battaglia di civiltà che rientra a pieno titolo nell'ambito
della vertenza generale avviata da oltre un anno dalla CGIL sul tema dei
diritti universali di cittadinanza e sullo stato sociale e che ha visto la
mobilitazione di milioni di persone.
In questo senso la nostra iniziativa rappresenta una tappa importante di
una vertenza complessiva che si annuncia particolarmente difficile, che
impegnerà tutta la CGIL nei prossimi mesi in un lavoro molto impegnativo
sul piano politico e delle vertenze per battere il tentativo del Governo
di varare una riforma scolastica le cui conseguenze portano ad una forte
limitazione del ruolo pubblico della stessa a favore del privato, con
pesanti tagli agli organici ed ai finanziamenti, nonché con la riforma
dei cicli.
Nella prima età dei bambini si decide il loro futuro, ed è quindi
importante che la scuola dell'infanzia sia un luogo nel quale , ad
integrazione e supporto del lavoro svolto dalla famiglia, si sviluppino e
potenzino i modelli educativi e pedagogici che non alterino le
caratteristiche dei piccoli in termini d'attenzione alle dimensioni
affettive e cognitive e sociali della loro età; per questi motivi diciamo
NO ad una scelta d'anticipo scolastico sia sul piano dell'opportunità
educativa che del modulo organizzativo; contro una politica di servizio
scolastico ed educativo inteso esclusivamente come assistenza per ovviare
alle necessità dei genitori impegnati nel lavoro.
Si tratterà pertanto di lavorare,sin dai prossimi giorni per mettere in
campo, il più rapidamente possibile, un vertenzialità territoriale
(sulla base delle indicazioni fornite in precedenza e dei documenti che si
allegano alla presente nota) che veda realmente all' opera le strutture in
indirizzo ed il sindacato Confederale nelle sue articolazioni
territoriali.
Come si può leggere nella scheda di approfondimento allegata, i tempi a
disposizione sono limitati; è bene essere consapevoli che non rispettare
i tempi indicati significa il reale rischio di pregiudicare fortemente
ogni possibilità di incidere significativamente sui decreti attuativi
della legge di Riforma Moratti che dovranno essere promulgati entro il
prossimo 2004.
Per questo motivo le scriventi segreterie nazionali sollecitano tutte le
strutture in indirizzo ad inviare al più presto le piattaforme
rivendicative elaborate, al fine di costituire un osservatorio della
contrattazione su questa delicata ed importantissima partita, fornendo nel
contempo la più ampia disponibilità a supportare con la propria presenza
tutte le iniziative che verranno avviate nei territori a sostegno di
questa vertenza.
FP CGIL
CGIL Scuola
CGIL Federazione Formazione e Ricerca
Gianni Pagliarini Fabrizio Dacrema
Wilma Casavecchia
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