testo piattaforma rinnovo CCNL AA.LL. 2002-05

 

ANALISI DELL'IMPIANTO STRUTTURALE DELLA VERTENZA PER IL RINNOVO DEL CCNL 2002/2005
AUTONOMIE LOCALI

Partiamo dall'attuale contratto

Roboanti dichiarazioni miracolistiche o di "principio" sulle vertenze della Polizia Locale, ci sono state, come sempre, riproposte anche in questi anni da quanti alla politica del fare preferiscono quella delle favole.
La nostra è stata, invece, una scelta chiara su un percorso coerente facilmente rilevabile dai lavoratori, sia in termini di cose concretate che per quanto concerne l'intera vertenza rivendicativa specifica.
Nel CCNL 14/9/2000 si è fatto un primo importante passo verso il riconoscimento della specificità professionale della Polizia Locale, attraverso un disegno complessivo comprendente: norme specifiche, rivalutazione sensibile d'importanti istituti del salario accessorio, tutela dei lavoratori inidonei per causa di servizio, divieto d'utilizzo del lavoro interinale in quest'importante segmento della sicurezza urbana, ecc.
Il tutto sostenuto da una politica rivendicativa su tutti quegli aspetti professionali, normativi e di tutele attinenti al progetto di riforma della Polizia Locale.
Noi siamo convinti che la Polizia Locale non sia un'appendice o un doppione delle altre Forze di Polizia, bensì un elemento basilare nelle politiche integrate per la sicurezza urbana, che deve veder riconosciuto il proprio ruolo in termini salariali e normativi.
Proseguendo questo cammino risalta facilmente agli occhi, anche del più sprovveduto, che rispetto al contratto appena siglato per le Forze di Polizia Statali, la vera differenza non consiste nei parametri tabellari degli stipendi, bensì nell'indennità specifica e nelle tutele.
Ecco perché la nostra impostazione è stata sin da subito puntata sulla realizzazione di questi aspetti, unitamente ai percorsi formativi e di carriera ed ai necessari mutamenti in alcuni ambiti normativi.
Il metodo con il quale abbiamo affrontato la discussione sull'ipotesi contrattuale, tiene quindi conto di tutto il lavoro svolto e degli impegni assunti con i lavoratori, ai quali non intendiamo venire meno.

Difesa dei diritti e valorizzazione delle specificità

Il primo punto della vertenza attuale è la difesa del livello contrattuale nazionale, quale momento di tutela del lavoratore nei suoi diritti basilari, ed il rafforzamento della negoziazione di secondo livello.
Nei due livelli contrattuali così disegnati è possibile difendere, migliorare e rappresentare i diritti individuali e collettivi e nello stesso tempo collegare il salario ai modelli organizzativi degli Enti e quindi alle diverse tipologie del lavoro.
L'intero impianto, si caratterizza per alcune importanti novità che tengono conto delle diverse specificità esistenti nel comparto Autonomie Locali, fatto questo particolarmente importante per la Polizia Locale che da anni rivendica norme contrattuali capaci di fotografare e rappresentare, le funzioni ed i compiti svolti a servizio della sicurezza urbana.
In questa piattaforma le peculiarità professionali sono una ricchezza da valorizzare, poiché non è possibile omogeneizzare ciò che omogeneizzabile non è.


LA POLIZIA LOCALE

Indennità e Tutele

Per l'Area della Polizia Locale è da evidenziare, la rivendicazione d'ulteriori e specifici finanziamenti, al di fuori di quelli destinati al contratto, per costruire un'indennità di funzione parimetrata su quella delle altre Forze dell'Ordine.
Nella stessa misura è rivendicata l'equiparazione in materia di tutele previdenziali, assistenziali ed infortunistiche con le Forze di Polizia dello Stato, poiché è inaccettabile che ad oltre 50.000 lavoratori siano richiesti compiti fondamentali per la vivibilità della città, senza però i necessari riconoscimenti salariali e di tutele.

Progressione di Carriera

Ha particolare importanza anche la richiesta d'operare soluzioni diversificate del modello classificatorio generale, in rapporto alla struttura gerarchica della P.L.
In effetti, si vuole realizzare un percorso di carriera che tenga conto della struttura piramidale presente nei Corpi, che li differenzia dal modello organizzativo generale dell'Ente.
A questo si collega la parte relativa alla valorizzazione delle risorse umane, fattore basilare per i percorsi di carriera interni.
La professionalità della P.L. è particolarmente connessa all'esperienza lavorativa ed ai corsi di formazione ed aggiornamento, pertanto valorizzare questi principi significa motivare gli agenti attraverso una seria aspettativa di carriera.
In coerenza con quanto enunciato nella piattaforma è previsto di riservare il ruolo di Comandante ai percorsi di carriera interna ai Corpi, con inserimento di detta figura nell'apicalità dell'Ente.

Aspetti della Riforma del Titolo V della Costituzione

Di rilevante contenuto sono tutte le problematiche derivanti dal nuovo assetto costituzionale, susseguente alle modifiche apportate al titolo V della Costituzione.
Gli aspetti conflittuali e le duplicazioni d'intervento sui singoli temi creano dicotomie e carenze organizzative che si scaricano sulla funzionalità dei servizi e sui cittadini, lasciando i lavoratori in enorme difficoltà operativa.
Tutto questo diviene esplosivo per la P.L., che opera nell'ambito della sicurezza urbana e quindi direttamente sulle materie attinenti i diritti e le libertà di tutti.

Salario

Si collegano ad aspetti più generali altri importanti rivendicazioni, che hanno comunque una propria positiva ricaduta sui lavoratori della Polizia Locale.
Tra questi si segnala la rivendicazione relativa alla retribuzione delle festività nazionali coincidenti con la domenica. Su questo tema fa testo, la legislazione vigente del diritto di lavoro privato ed esistono azioni già intraprese anche con appositi ricorsi.
Sulla parte economica va evidenziata la richiesta di aumenti stipendiali utili non solo per recuperare il dato inflativo reale, ma soprattutto per migliorare il potere d'acquisto del salario attraverso un aumento delle retribuzioni.
Occorrono, quindi, finanziamenti che consentano non solo di recuperare quanto perso per l'inflazione, ma che garantiscano salari più alti allineando gli Enti Locali agli altri comparti pubblici.
Di notevole importanza nella trattativa di secondo livello è la rivendicazione di legare i fondi disponibili ai soli vincoli di bilancio.
A questa richiesta, che libera risorse e rende più viva la trattativa legata al modello organizzativo scelto dagli Enti, si assomma la rivendicazione d'utilizzare per il finanziamento dell'Area delle Posizioni Organizzative, fondi presi dal bilancio e non più risorse del fondo di tutti i lavoratori.

Progressione economica

Altro punto importante, è la necessità evidenziata di un ulteriore sviluppo dei valori finali del sistema classificatorio, nonché il definitivo chiarimento che non è mai sussistito un differenziale giuridico in B3 e D3.
Tutto questo, serve a garantire un ulteriore scorrimento lungo le fasce contrattuali ed anche per essere parte delle risposte utili a risolvere le difficoltà collegate alla presenza in categoria D di diversi livelli gerarchici della P.L.

Arbitrato e Previdenza

Restano infine due importanti aspetti rivendicativi relativi all'arbitrato e alla previdenza complementare.
In particolare sull'arbitrato, va chiarito che non saremo mai disponibili a procedure d'arbitrato che non siano garanti delle norme contrattuali sottoscritte.

Conclusioni

Tutta la piattaforma sarà discussa con i lavoratori per verificarne la rispondenza alle aspettative maturate in questi anni,
Di certo alla demagogia altrui, abbiamo preferito la costruzione di un impianto rivendicativo capace di fornire risposte alle reali esigenze della Polizia Locale, importante segmento delle politiche integrate per la sicurezza urbana.
Piuttosto che continuare a presenziare in convegni, dove si racconta ciò che si vorrebbe fare, la nostra ambizione è quella di potersi confrontare sulle cose fatte e su come migliorarle.

G.Pagliarini
Seg. Naz. Enti Locali
G.Martinelli
Coor. Naz. Polizia Locale FPCGIL