Il nostro impegno in questa
stagione contrattuale è quello, più volte da noi espresso, di dare
maggiore visibilità alle diverse specificità professionali presenti nel
comparto.
La Polizia Locale è sicuramente tra queste e pertanto il nostro impegno
è di proseguire il lavoro iniziato con il CCNL 14/9/2000 (code
contrattuali), vero primo ambito contrattuale dove la nostra categoria ha
trovato risposte specifiche ai problemi connessi all'organizzazione del
lavoro.
Difatti, sia in termini di salario accessorio (aumenti notevoli di
turnazione, reperibilità ecc) che in termini di maggiori tutele (difesa
del personale inidoneo per infortunio sul lavoro, inibizione di forme di
precariato per la Polizia Locale con conseguente difesa delle piante
organiche, tickets mensa anche per lavoro straordinario entro le due ore
dalla fine dell'ordinario, addetti al coordinamento in D1, ecc), si è
iniziato un percorso di valorizzazione delle diversità per rendere il
contratto uno strumento capace di rappresentare realmente l'evoluzione del
nostro lavoro.
In questa tornata i nostri obiettivi sono:
1 - Difesa del potere d'acquisto dello stipendio rispetto
all'inflazione reale e nuove risorse per il salario accessorio;
2 - Liberare il fondo decentrato dal peso degli oneri connessi
all'attribuzione delle posizioni organizzative, legando queste ultime al
bilancio degli Enti;
3 - Dare visibilità alla specificità professionale della Polizia
Locale attraverso norme espressamente finanziate dal Governo, con risorse
aggiuntive a quelle destinate al rinnovo contrattuale di comparto. In
particolare, servono risorse per un congruo aumento dell'indennità di
Polizia Locale e per le tutele previdenziali;
Su questo punto, il Governo dovrebbe agire in coerenza con gli impegni
elettorali assunti verso la categoria e sinora disattesi;
4 - un riassetto delle norme esistenti per rendere più agevole la
trattativa decentrata ed evitare strumentali interpretazioni, da parte
d'alcuni Enti, sempre in danno dei lavoratori;
5 - Lavorare sulle progressioni per garantire una rispondenza tra
l'assetto contrattuale e la struttura piramidale dei Corpi di Polizia
Locale. In quest'ambito, si racchiude anche la richiesta dell'apicalità
per i Comandanti e la scelta di garantire la copertura dei posti di
Comandante attraverso un percorso formativo interno all'area della Polizia
Locale.
Su questi punti cercheremo la massima convergenza con quanti ritengono
doveroso dare risposte concrete ai lavoratori. Per quanto ci riguarda,
continueremo a preferire alle roboanti dichiarazioni o ai megaprogetti la
lotta quotidiana per migliorare le condizioni lavorative di questo
importante segmento delle politiche integrate per la sicurezza urbana.
19 febbraio 2003
Per il
Coordinamento Polizia Locale
FP-CGIL
Giovanni Pagliarini - Gennaro Martinelli
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