Quando la sicurezza diventa business: il Governo amplia le funzioni della Vigilanza Privata mortificando le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale che da anni aspettano la riforma.

Comunicato  di
Giovanni Pagliarini Segretario Nazionale FP CGIL e
Gennaro Martinelli  Coordinatore Nazionale Polizia Locale FP CGIL


Apprendiamo da notizie diramate alla stampa dal Governo che in data odierna il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno Pisanu, ha approvato uno specifico disegno di legge che amplia ed estende le competenze degli istituti di vigilanza privata e similari in materia di sicurezza.
Questo provvedimento irrompe in maniera dirompente nel già precario e confuso equilibrio in cui sono astrette le politiche per la sicurezza urbana dimostrando, ancora una volta, l'interesse primario del Governo verso un concetto di sicurezza guidato da logiche mercantilistiche.
Il tutto quando nessuna risposta è stata fornita in questi due anni di governo alla Polizia Locale che, anzi, ha aggiunto alla mancanza di chiarezza di compiti e funzioni, ad un processo organizzativo che vede i lavoratori parafulmini di disfunzioni normative e strutturali, ad una carenza di tutele professionali, la mancata utilizzazione dei fondi specificamente previsti dalla finanziaria del Governo Amato.
In effetti, le valutazioni negative espresse dal nostro Coordinamento sulla politica complessiva adottata da questa maggioranza in materia di sicurezza, dal progetto di legge della Regione Lombardia al totale disinteresse verso la Polizia Locale del governo, trovano piena conferma in tutti i provvedimenti sinora adottati.
Piuttosto che definire e valorizzare il ruolo della Polizia Locale nelle politiche integrate per la sicurezza urbana, esaltandone la specificità e peculiarità professionale che la rende fortemente ancorata al tessuto sociale e alla vivibilità delle città, il Governo pensa bene di cedere parte delle sue prerogative agli istituti di vigilanza privati.
Quanti vogliono procedere ad un depotenziamento della sicurezza pubblica e delle sue regole democratiche con, tra l'altro, la riduzione della Polizia Locale ad un ruolo marginale e residuale che ne vanifica professionalità ed esperienze specifiche, ci troveranno pronti alla lotta sindacale in tutte le sue forme democratiche, che oggi più che mai deve portare all'adozione della legge di riforma per quest'importante segmento delle politiche integrate di sicurezza urbana che è la Polizia Locale.

Roma, 28 marzo 2003