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FINANZIARIA, TASSE e le BUGIE DEL GOVERNO

 

 

 

Su un quotidiano, qualche giorno fa, è apparsa una vignetta che faceva dire al Presidente del Consiglio: “taglierò le tasse, a costo di ridurvi sul lastrico”. Purtroppo non era solo una battuta, ma una triste realtà.

 

Vediamo perchè: partendo dai contenuti della finanziaria, per poi passare al famigerato emendamento del Governo sul fisco.

Questo è l’ordine corretto di valutazione della manovra economica del centro destra, anche se in questi giorni assistiamo a un disperato tentativo del Governo, di far dimenticare una pessima legge finanziaria, presentata neanche un mese fa, per accentrare l’attenzione, con una campagna tutta mediatica, sui presunti benefici fiscali.

 

Si tratta di una finanziaria pesantissima e ingiusta, che prevede ventiquattro miliardi di euro di tagli alla spesa pubblica, l’aumento della pressione fiscale, la vendita del patrimonio immobiliare, condoni e provvedimenti una-tantum.

 

 Si tagliano le risorse destinate a Comuni, Province e Regioni con ripercussioni negative sui servizi erogati ai cittadini e considerato che oltre il 60% dello stato sociale è garantito da questi livelli istituzionali come: i servizi all’infanzia, l’assistenza agli anziani, ecc, ci troveremo a fare i conti con un peggioramento insopportabile delle politiche sociali.

 

In compenso, la finanziaria, introduce aumenti delle imposte; ecco cosa  dovranno pagare in più i cittadini:

 

a)   aumento aliquote e tariffe delle imposte locali;

b)   aumento del prezzo dei tabacchi;

c)    aumento tariffe in caso di attivazione di procedimenti giudiziari;

d)   aumento tariffe per operazioni in materia di motorizzazione;

e)    aumento ICI, attraverso la revisione del classamento delle unità abitative;

f)     aumento tassa sui rifiuti;


 

 

A tutto questo si aggiunge il famoso emendamento che, secondo il Governo, taglia le tasse.

Intanto una prima verità!

La manovra “epocale” interesserà solo il 40% dei contribuenti, il restante 60% non riceverà nulla e, di questi, circa due milioni, rischia di pagare di più.

I redditi fino a 25.000 euro riceveranno meno di 70 centesimi al giorno. Dai 100 milioni di reddito in su invece la riduzione giornaliera partirà da un minimo di 9 euro.

 

Ma più nel dettaglio se consideriamo retribuzioni medie fino a 28.000 euro  al lordo delle ritenute previdenziali, cioè redditi riconducibili a lavoratori dipendenti, avremo benefici fiscali di questo ammontare:

 

Reddito lordo

Reddito imponibile

Beneficio fiscale giornaliero con Coniuge a carico

Beneficio fiscale giornaliero con Coniuge e 1 Figlio a carico

Beneficio fiscale giornaliero con Coniuge e 2 Figli a carico

€           16.612,50

€              15.000,00

€           0,22

€              0,49

€            0,91

€           17.720,00

€              16.000,00

€           0,32

€              0,58

€            0,97

€           18.827,50

€              17.000,00

€           0,30

€              0,53

€            0,90

€           19.935,00

€              18.000,00

€           0,27

€              0,48

€            0,83

€           21.042,50

€              19.000,00

€           0,25

€              0,43

€            0,75

€           22.150,00

€              20.000,00

€           0,40

€              0,57

€            0,86

€           23.257,50

€              21.000,00

€           0,59

€              0,73

€            1,00

€           24.365,00

€              22.000,00

€           0,78

€              0,89

€            1,14

€           25.472,50

€              23.000,00

€           0,96

€              1,05

€            1,28

€           26.580,00

€              24.000,00

€           1,15

€              1,22

€            1,42

€           27.687,50

€              25.000,00

€           1,33

€              1,38

€            1,56

€           28.795,00

€              26.000,00

€           1,52

€              1,54

€            1,70

€           29.902,50

€              27.000,00

€           1,71

€              1,70

€            1,84

€           31.010,00

€              28.000,00

€           1,53

€              1,51

€            1,62

 

Come si vede, il provvedimento “epocale” sulla riduzione delle tasse non cambierà la vita di lavoratori e pensionati.

Ma è certamente ingiusto perchè colpisce i redditi più bassi, quelli dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Lo fa tagliando i servizi pubblici, che qualificano i diritti di cittadinanza. Lo fa perchè le risorse così risparmiate le ridistribuisce ai più ricchi. Lo fa perchè non difende salari e pensioni dalla speculazione sui prezzi e dal costo della vita.

Più soldi in tasca per rendere più liberi i cittadini. Questo lo slogan del Governo. Ma è dura con soli 70 centesimi, e poi a quale prezzo. E’ una libertà che vale solo per i più ricchi, poichè per la stragrande maggioranza dei cittadini non può che essere lo stato sociale, attraverso l’erogazione di servizi e tutele, a garantire la loro libertà.

Roma, 22 dicembre 2004