MATERA
RELAZIONE
ASSEMBLEA 24 MAGGIO 2004 MATERA
CARI
COLLEGHI E AMICI MI PREME PRIMA DI TUTTO RINGRAZIARVI PER AVER ACCETTATO
L’INVITO.
ESSERE
PRESENTI ALLA 2^ ASSEMBLEA (LA 1^ INTERESSO’ ESCLUSIVAMENTE LA PROVINCIA
DI MATERA) E CONDIVIDERLA CON LE PROVINCIE DI POTENZA, BARI E TARANTO PER
RENDERE QUANTO PIU’ POSSIBILE ALTA E ALLARGATA L’ATTENZIONE SULLE
TEMATICHE DELLE POLIZIE LOCALI FA IMMENSAMENTE PIACERE.
QUESTA
O.S. CIRCA QUATTRO ANNI FA SI FECE PROMOTRICE DI UN “PROGETTO PER LA
POLIZIA MUNICIPALE E LOCALE”. QUESTO PROGETTO EBBE UNA SUA RISONANZA
PER LE SUE AMBIZIONI, MA SOPRATTUTO PERCHE’ PER LA PRIMA VOLTA UNA
GRANDE FEDERAZIONE QUAL’E’ LA F.P.CGIL (ATTUALMENTE ADERISCONO
CIRCA 18.000 APPARTENENTI ALLE POLIZIE LOCALI) PONEVA COSI’ TANTA
ATTENZIONE A QUESTO SEGMENTO
DI LAVORATORI DEGLI ENTI LOCALI PUNTANDO ALLA SALVAGUARDIA DELLA
SPECIFICITA’ E PARTICOLARITA’ DEGLI ADDETTI.
A
GENNAIO 2002 IL CONGRESSO NAZIONALE DELLA F.P.CGIL RATIFICAVA L’ORDINE
DEL GIORNO SULLA POLIZIA LOCALE. IN QUELLA SEDE IL CONGRESSO IMPEGNAVA LA
F.P. CGIL A CONTRASTARE LA POLITICA DEL GOVERNO SULLA POLIZIA LOCALE, CHE
NEGAVA E A TUTT’OGGI NEGA IL RUOLO DI PREVENZIONE, GESTIONE DEL
TERRITORIO E DI TUTELA DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DEI CITTADINI,
ATTRAVERSO UN’ESALTAZIONE DELLE FUNZIONI REPRESSIVE.
IL
CONGRESSO DENUNCIO’ IL BLOCCO DELLA RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE E LA
CONSEGUENTE MANCATA (RIMASTA ANCORA TALE) RIDEFINIZIONE DELLE
FUNZIONI APPROVATO DA UN DIBATTITO SULLE FORZE DI POLIZIA, ORIENTATO
PIU’ A RIDEFINIRE UNA GRADUATORIA DI POTERI CHE UN MODELLO DI
INTEGRAZIONE, CHE DISCONOSCE UN UTILE RUOLO GIA’ SVOLTO ED IGNORA
LA PROFESSIONALITA’ DELLA CATEGORIA. IL CONGRESSO PER INCISO
CONDIVISE CHE PER BATTERE QUELLA STRATEGIA ERA NECESSARIO CHE I CONTRATTI
RAPPRESENTASSERO A PIENO LA SPECIFICITA’ DI CIASCUN SETTORE E DI
CIASCUNA CATEGORIA.
DALL’86,
ANNO DI PROMULGAZIONE DELLA LEGGE QUADRO N. 65 I NUOVI ORDINAMENTI DELLE
AA.LL., LE NUOVE COMPETENZE CONFERITE AI COMUNI E ALLE PROVINCIE, IL
PROBLEMA DELLA SICUREZZA URBANA E DEI NUOVI POTERI, HANNO TRASFORMATO LA
RICHIESTA DI PRESTAZIONI, DESTINATE ALL’UTENZA CIVICA DI TUTTE LE
COMUNITA’, IL PIU’ DELLE VOLTE AL DI FUORI DI RUOLI E FUNZIONI
PROPRIE.
IN
VIRTU’ DI QUANTO CONDIVISO, IL CONGRESSO RITENNE NECESSARIO
L’ISTITUZIONE ED IL RILANCIO IN TUTTE LE STRUTTURE TERRITORIALI
DEI COORDINAMENTI DI POLIZIA LOCALE AFFINCHE’ LE STESSE SI AVALLASSERO
DEI COORDINAMENTI PER L’ELABORAZIONE E L’ATTUAZIONE DELLE POLITICHE
DEL SETTORE AL FINE DI RAFFORZARE L’INTERESSE ED ESPRIMERE LA MASSIMA
ATTENZIONE AI TEMI DELLA POLIZIA LOCALE.
LA
RISPOSTA NON SI E’ FATTA ATTENDERE E IN CIRCA DUE ANNI MOLTE STRUTTURE
TERRITORIALI HANNO COSTITUITO I COORDINAMENTI DI POLIZIA LOCALE.
OGGI POSSIAMO DIRE CHE QUESTE STRUTTURE HANNO ALL’INTERNO DELLA
F.P.CGIL, CONTRIBUITO AD ELABORARE ED ATTUARE POLITICHE PER QUESTO
SPECIFICO SETTORE CERTAMENTE CON MOLTA PIU’ VISIBILITA’.
NON
POSSIAMO DIMENTICARE LA PIATTAFORMA PER IL RINNOVO CONTRATTUALE 2002-2005
LA QUALE PREVEDEVA IL RICONOSCIMENTO DELLA SPECIFICITA’ DI QUESTO
IMPORTANTE SEGMENTO, TANT’E’ CHE IL CCNL FIRMATO A GENNAIO SCORSO HA
PREVISTO UNA SPECIFICA DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO CHE SI E’
CONCRETIZZATA NEL CAPO III DEL CONTRATTO 2002-2005 IL QUALE RECITA: “DISPOSIZIONI
PER L’AREA DI VIGILANZA E DELLA POLIZIA LOCALE”. QUESTE
DISPOSIZIONI SONO SOLO L’INIZIO DI UN PERCORSO, O MEGLIO DI UN
PROGETTO PER LA POLIZIA MUNICIPALE E LOCALE.
NON
E’ STATO DA POCO FAR CONDIVIDERE E FORMALIZZARE NEL CCNL, LA
NECESSITA’ DI COSTRUIRE POLITICHE INTEGRATE PER LA SICUREZZA, PER
CORRISPONDERE AI BISOGNI E ALLE NUOVE SOLLECITAZIONI DEI CITTADINI E ALLA
RIVISITAZIONE E ALL’AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI POLIZIA LOCALE.
PER
LA PRIMA VOLTA NEL CCNL SI E’ DATO ATTO:
-
DEL RUOLO SPECIFICO DELLA POLIZIA LOCALE E LA NECESSITA’ DI
DEFINIRE COMPITI E FUNZIONI;
-
DELL’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA DEI CORPI DI POLIZIA LOCALE
SOTTOLINEANDO LA DIRETTA DIPENDENZA FUNZIONALE DEL RESPONSABILE DEL CORPO O
DEL SERVIZIO DAL CAPO DELL’AMMINISTRAZIONE.
COME
BEN SAPETE L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA DELLE POLIZIE LOCALI E’ STATO (ED
E’ ANCORA PURTROPPO) SPESSO OGGETTO DI CONTRASTI, TANTO DA SPOSTARE
IL CONFRONTO NELLE SEDI GIUDIZIARIE. A TAL PROPOSITO MOLTO CI SARA’ DA
LAVORARE.
PURTROPPO
RISCONTRIAMO CHE I MAGGIORI PROBLEMI VENGONO DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
LE QUALI CI CONSIDERANO E PRETENDONO DI UTILIZZARCI, IN RAPPORTO
ALL’ESIGENZA DEL MOMENTO, AL PROBLEMA DA RISOLVERE E AL RITORNO
POLITICO, ANCHE NON NOBILE, E NON PER LE FUNZIONI CHE LE LEGGI
DELLO STATO HANNO STABILITO.
FREQUENTEMENTE
ASSISTIAMO ALL’UTILIZZO DEGLI APPARTENENTI ALLE POLIZIE LOCALI IN
SVARIATI COMPITI (MESSI NOTIFICATORI, AUTISTI DEL POLITICO DI TURNO E
TANTI ALTRI), SIAMO DESTINATI IN AMBIENTI DI LAVORO NON DA TERZO
MILLENNIO (VEDI COMANDI IN STRUTTURE COMMERCIALI, IN
SOTTERRANEI). SPESSO
SIAMO COSTRETTI A LAVORARE SENZA STRUMENTI PROFESSIONALI, TECNICI E CON
MODALITA’ CHE METTONO A RISCHIO SIA LA VITA DEL LAVORATORE CHE DEI
CITTADINI.
LA SCARSA CONSIDERAZIONE DEI NOSTRI AMMINISTRATORI HA PORTATO GLI
OPERATORI A LAVORARE CON STRUMENTI OBSOLETI E CON UNIFORMI TOTALMENTE
USURATE SE NON ADDIRITTURA PRIVI. TUTTO QUESTO NON DA’ DIGNITA’ AL
LAVORATORE IL QUALE SENTENDOSI ABBANDONATO NON LAVORA CON QUELL’ENTUSIASMO
E PROFESSIONALITA’ NECESSARI A FAR PARLARE DELLA POLIZIA LOCALE COME
SINONIMO DI SICUREZZA.
SAPPIAMO TUTTI CHE QUANDO C’E’ UNA
PERCEZIONE DI SICUREZZA QUESTA INCIDE ANCHE SULLA SERENITA’ E FIDUCIA
DEI CITTADINI. SULLA SICUREZZA SPESSO SI CONSUMANO LE PIU’ ASPRE
BATTAGLIE ELETTORALI, MA COME D’INCANTO FINITE LE CAMPAGNE ELETTORALI
DIMINUISCONO LE DISCUSSIONI E LE PROPOSTE E QUELLE POCHISSIME VOLTE CHE SE
NE PARLA RISCONTRIAMO INTERVENTI CONFUSI, SENZA ALCUN PROGETTO, CIOE’
NON ESISTE UNA IDEA DI UNA POLITICA DI SICUREZZA CHE PARTE DALLA
VALORIZZAZIONE DEGLI OPERATORI, ASSEGNANDO AD OGNUNO DIGNITA’, RUOLI,
COMPITI E FUNZIONI. FORSE PERCHE’ LA SICUREZZA E LA LEGALITA’
CONTRASTANO CON ALTRI INTERESSI.
INFINE
MI PREME FARE UN CENNO SUL RUOLO DELLA REGIONE CHE SPECIE IN BASILICATA
NON E’ STATO SUFFICIENTEMENTE ESERCITATO. E’ NECESSARIO CHE LA REGIONE
SI FACCIA PROMOTRICE DI PROGETTI A FAVORE DELL’ASSOCIAZIONISMO IN
QUANTO E’ NECESSARIO ASSICURARE LIVELLI DI ADEGUATEZZA DEI SERVIZI
PREVISTI DALL’ART.118 DELLA COSTITUZIONE GARANTENDO AL CONTEMPO L’EFFICIENZA E L’EFFICACIA DEI
SERVIZI.
E’
NECESSARIO PREVEDERE UN SISTEMA DI COORDINAMENTO IN RETE CHE VALORIZZI UN
CONCETTO RICCO ED INTELIGENTE DI SICUREZZA URBANA E DELL’AMBIENTE CHE
VEDE COINVOLTI SOGGETTI CON DIVERSE FUNZIONI (DI POLIZIA, DEI SERVIZI
SOCIALI, DEI SERVIZI DI INFRASTRUTTURE, DI PROGRAMMAZIONE URBANISTICA,
ETC.).
E’
NECESSARIO PREVEDERE STANZIAMENTI PER GARANTIRE CONCRETAMENTE IL
CONTRIBUTO DEGLI ENTI LOCALI ALLE POLITICHE PER LA SICUREZZA, MI RIFERISCO
ALLE RISORSE NECESSARIE PER ADEGUARE LE STRUTTURE, ALLE RISORSE NECESSARIE
PER DOTARE I CORPI DI MEZZI TECNICI/OPERATIVI E PROFESSIONALI CONSONI AL
RUOLO ESPLETATO.
ED
INFINE, MA NON ULTIMO PER IMPORTANZA, E’ NECESSARIO CHE LA REGIONE SI
DOTI DI UNA FORMA DI AGGIORNAMENTO E PROFESSIONALIZZAZIONE DEGLI
APPARTENENTI ALLE POLIZIE LOCALI CHE SIA PERIODICA E COSTANTE E
PREFERIBILMENTE IN SEDI FISSE. MOLTO IMPORTANTE
SAREBBE PREVEDERE CORSI OBBLIGATORI DI FORMAZIONE PROPEDEUTICI
ALL’ASSUNZIONE NEI RUOLI DELLE POLIZIE LOCALI.
SPERO DI AVER DATO UN CONTRIBUTO A QUESTA PLATEA SUI TEMI E PROBLEMATICHE CHE INTERESSANO LA NOSTRA SPECIFICITA’ QUAL’E’ LA POLIZIA LOCALE. MI AUGURO CHE SI CONCRETIZZI A BREVE L’INIZIATIVA CHE IL COORDINAMENTO NAZIONALE HA CONDIVISO A GENNAIO SCORSO E CIOE’ L’ASSEBLEA NAZIONALE DELLE POLIZIE LOCALI DA TENERE (SPERO CON LA PARTECIPAZIONE ANCHE DI ALTRE O.S.) AVANTI A PALAZZO CHIGI PER SOLLECITARE LA RIFORMA DELLA LEGGE QUADRO. A TAL PROPOSITO INVITO TUTTI IN QUELL’OCCASIONE AD UNA PARTECIPAZIONE COSPICUA PER FAR SENTIRE FORTE LA NOSTRA VOCE.