ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI
DELLA POLIZIA LOCALE


Sindaci e Presidenti delle Province, Deputati, Senatori e Presidenti del Consiglio, hanno fatto della sicurezza urbana uno degli slogan principali delle loro campagne elettorali!

Di questi slogan cosa è rimasto agli operatori della Polizia Locale?


I 5 miliardi di lire per l'equiparazione previdenziale, pensionistica ed assistenziale, al personale della Polizia di Stato
che, a seguito delle lotte indette dalla CGIL, unitamente a Cisl e Uil, erano stati stanziati, con la Finanziaria 2001, dal precedente Governo, (a stralcio dell'approvazione della riforma della legge quadro, bocciata in commissione dal rappresentante di A.N.) ce li hanno scippati!!!


L'attuale Governo, con l'accordo separato con Cisl e Uil e
con improvvide scelte di controriforma dello Stato sociale,
diminuisce le tutele del mondo del lavoro e dei cittadini.

Chi spiega alle lavoratrici ed ai lavoratori della Polizia Locale:

· Come potranno operare in serenità ed autonomia, nello svolgimento delle funzioni di polizia, sapendo di non avere più la piena tutela in materia di licenziamenti?

· Come potranno operare con soddisfazione, sapendo che la riforma fiscale che colpisce i redditi più bassi (leggasi agenti) rischia di vanificare i benefici contrattuali?

· Come potranno sentirsi tutelati se, mentre aumenta il bisogno di tutela della salute si vuole ridurre la delle strutture sanitarie pubbliche addette alla tutela della salute sui luoghi di lavoro e sulla più generale tutela dell'ambiente?



Quali sindacati stanno denunciando e chiamando alla lotta,
con la stessa autonomia dimostrata dalla CGIL, lavoratrici e lavoratori?


La CGIL, con Cisl e Uil, ha strappato con l'accordo del 4 febbraio 2002, la promessa di risorse per i rinnovi contrattuali.
Il coordinamento delle delegate e dei delegati della Polizia Locale (municipale e provinciale), della FP CGIL, chiede che nell'ambito della piattaforma per il rinnovo contrattuale presentato da Cgil Cisl Uil Autonomie locali, siano previste risorse economiche aggiuntive in funzione delle specificità richieste dal Governo alle lavoratrici ed ai lavoratori della Polizia locale, per contribuire alle politiche della sicurezza locale, rifiutando ogni tentativo di divisione all'interno del comparto AA.LL. tra lavoratori della polizia locale ed altri lavoratori.

Tali risorse aggiuntive devono essere utilizzate per:

· L'unificazione e la congrua rivalutazione dell'indennità di Polizia Locale, superando l'attuale anacronistica divisione in funzione della qualifica ausiliaria di PS, riconoscendo la pienezza e peculiarità della funzioni di polizia locale;

· rifiutare di utilizzare la categoria C per collocazioni gerarchiche, bensì mantenendo la stessa come occasione di crescita economica degli agenti;

· sviluppi nella categoria D utili a superare l'attuale compressione del ruolo coordinatori;

· l'apicalità per comandanti/responsabili di servizio, escludendo l'utilizzo di personale estraneo alla categoria, togliendo un tappo che blocca la crescita professionale verso l'atto;

· la previsione di misure ed oneri a carico degli enti per il monitoraggio costante della salute;

· la previsione di un sistema di formazione professionale permanente, con programmi e modalità di svolgimento inseriti nel sistema delle relazioni sindacali.

Per raggiungere ed applicare questi obiettivi, è necessario
un sistema contrattale sui due livelli, nazionale e di Ente.


I Sindacati professionali, oltre a tacere sugli altri gravi attacchi ai reali diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, non dicono che entrare nel Comparto sicurezza significa rinunciare a quello strumento fondamentale di gestione contrattuale che è costituito dalle RSU liberamente elette da tutte le lavoratrici ed i lavoratori!!!!!


Alle lavoratrici ed ai lavoratori della Polizia locale è chiesto
quotidianamente di contribuire a mantenere la sicurezza locale.
Con quali certezze operative? Con quali tutele giuridiche?



La FP CGIL chiede una legge di riforma
dello stato giuridico del personale che garantisca:


· ruolo, compiti e funzioni della polizia locale, proprie, non concorrenziali né subordinate, orgogliose della peculiarità della sicurezza urbana, rilanciando ipotesi di competenza esclusiva degli addetti di polizia locale in materia di funzioni di Polizia amministrativa;

· forme di incentivazione dell'associazionismo, garantendo al contempo l'efficienza/efficacia dei servizi ed un maggiore potere contrattuale agli agenti dei piccoli enti ed assicurando la contrattazione sindacale a tutela dei livelli occupazionali e dei diritti della lavoratrici e dei lavoratori associati;

· prevedere un sistema di coordinamento in rete, che valorizzi un concetto ricco ed intelligente di sicurezza urbana che vede coinvolti soggetti con diverse funzioni (di polizia, dell'istruzione, dei servizi sociali, dei servizi di infrastrutturazione, di programmazione urbanistica, etc.);

· stanziamento di risorse extracontrattuali per garantire concretamente il contributo degli Enti Locali, mediante lo svolgimento delle funzioni di polizia locale, alla generale sicurezza locale;

· recupero degli stanziamenti già appostati in Finziaria 2001 dal Governo uscente per l'equiparazione previdenziale, assistenziale ed infortunistica (equiparazione che, si ribadisce, deve avvenire a diversità di funzioni);

· sostanzializzazione del concetto di Polizia Locale, mediante la parificazione funzionale tra Polizia Municipale e Polizia Provinciale.

La FP CGIL invita il mondo delle AA.LL. a combattere,
nella definizione del nuovo modello di Stato,
sia le tentazioni centralistiche statali sia i modelli di neo centralismo regionale.


La FP CGIL, in questa situazione, combatterà la sua battaglia per un modello istituzionale che assicuri sia universalità dei diritti per tutti i cittadini italiani sia livelli di erogazione dei servizi a cura degli EE.LL., evitando compressioni delle conquiste dello Stato sociale. Nello specifico della riforma della legge quadro sull'ordinamento della Polizia Locale ciò significa definire a livello nazionale, con riferimento alle funzioni di polizia generale (giudiziaria, di sicurezza, stradale) un'identità unica, chiara e forte della Polizia locale, con un percorso formativo garantito comune ed universalità di diritti, anche per evitare la perniciosa frammentazione della categoria in contratti e sindacati regionali!!!

Nella realtà Lombarda, dopo mesi di attenzione alle specificità della categoria e degli enti locali, contraddistinta dall'abbandono di tentazioni di sovraordinazione gerarchica regionale e di manifestazioni di facciata che avevano caratterizzato la precedente maggioranza, la Giunta Regionale ha manifestato intenzioni non del tutto chiare di attribuire agli Istituti di vigilanza privata funzioni pubbliche. Cgil Cisl Uil hanno preso una ferma posizione pubblica, sia al fine di assicurare piena dignità alle operatrici ed agli operatori di polizia locale, evitando forme surrettizie di esternalizzazione del servizio a discapito dei livelli occupazionali degli addetti di polizia locale, sia al fine di assicurare alla cittadinanza un servizio pieno e professionale di polizia e non mere attività di sorveglianza senza poteri di intervento.
La FP CGIL si impegna a mantenere attiva l'attenzione della categoria sulle proposte di adozione di un nuovo testo unico regionale in materia di polizia locale, anche in attuazione di quanto disposto dalla riforma del titolo V della Costituzione, prossimo oggetto di confronto con l'Assessorato Regionale.

Lavoratrici e lavoratori della Polizia locale, municipale e provinciale, informatevi attraverso l'apposito sito nazionale riservato alla Polizia Locale nell'ambito del sito della FP CGIL, invitando lavoratrici e lavoratori alla consultazione dello stesso, reperibile all'indirizzo Internet:

www.fpcgil.it/aree_co/AALL/polizia_locale/polizia_locale.htm.

Aderite e lottate con la FP CGIL, il sindacato che,
sulla base dei dati ufficiali sulla rappresentanza sindacale,
è il sindacato maggioritario tra i 60.000 addetti della polizia locale! Partecipate alle iniziative di lotta che la CGIL
sta organizzando per contrastare l'attacco ai diritti
di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.

Milano, luglio 2002


LA SEGRETERIA REGIONALE                      IL COORDINAMENTO REGIONALE
   FP CGIL LOMBARDIA                           POLIZIA LOCALE FP CGIL LOMBARDIA

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