8 maggio 2003 mobilitazione a Roma - 19 maggio 2003 sciopero di 24 ore
In lotta per il diritto ad un contratto che riconosca e valorizzi le specificità professionali presenti nel comparto e che tuteli integralmente il potere d'acquisto dei salari

Ci avviamo al termine del primo quadrimestre 2003 con un contratto di lavoro scaduto a dicembre 2001, senza che si siano create le condizioni minime per il suo rinnovo.
Governo, Regioni e Autonomie Locali, si sono arroccate su posizioni che non tengono conto dell'evoluzione professionale e della specificità che contraddistingue i diversi modelli operativi ed organizzativi presenti nel comparto.
Le posizioni della controparte, si caratterizzano per una complessiva visione d'omologazione ed appiattimento delle tipologie lavorative presenti nel comparto, nel tentativo di svalutarne il contributo professionale nell'ambito del governo complessivo dell'ente e dei servizi da questo forniti alla collettività
La nostra piattaforma è oltremodo chiara nel contrapporsi a questo disegno, volendo valorizzare le specificità attraverso norme contrattuali coerenti con il lavoro e la professionalità richiesta.
In particolare, questo è importante per la Polizia Locale che rivendica la valorizzazione del proprio ruolo nell'ambito delle politiche integrate per la sicurezza urbana e che tutti a chiacchiere riconoscono, salvo poi smentirlo nei fatti in ambito contrattuale (vedi l'entità dell'indennità di vigilanza) o giuridico (leggi stagnazione della riforma)
Il Coordinamento Nazionale FPè impegnato sin da prima dello scadere del CCNL 98/2001 a perseguire gli obiettivi di valorizzazione del lavoro della P.L., basta all'uopo leggere i comunicati e la piattaforma predisposta e sottoscritta.
Pertanto, solo a scopo riepilogativo ricordiamo che è nostro intendimento perseguire:
1) il miglioramento del grado di tutele professionali;
2) una seria rivisitazione salariale e strutturale dell'indennità legata alle funzioni di Polizia Locale;
3) il riconoscimento dell'apicalità per i Comandanti, così da garantire una struttura organizzativa per la P.L. non subordinata ad altri servizi o figure dell'Ente;
4) progressioni economiche e giuridiche rapportate alla struttura gerarchica propria dei Corpi e servizi di Polizia Locale.
A questo vanno aggiunte le rivendicazioni di carattere generale riguardanti la rivalutazione del salario e la difesa del contratto, quali:
Consolidamento del modello contrattuale, a partire dalla riaffermazione della centralità e del valore generale e unitario del contratto nazionale, accompagnato dal potenziamento del secondo livello di contrattazione;
La tutela del potere d'acquisto del salario e l'eliminazione del gap negativo tra le retribuzioni del comparto e gli altri settori pubblici;
Il mantenimento e rafforzamento del sistema di relazioni sindacali
Il freno all'esternalizzazione e alla privatizzazione dei servizi pubblici;
L'indisponibilità all'introduzione di ulteriori forme di flessibilità e all'abbassamento del livello dei diritti e delle tutele.
A sostegno di quanto su esposto vi saranno molteplici iniziative,unitariamente decise da FPCGIL-FPSCISL-FPLUIL di mobilitazione sul territorio, che sfoceranno in un'assemblea manifestazione a Roma nella giornata dell'8 maggio p.v.e nello sciopero di 24 ore per l'intero comparto previsto per il giorno 19 maggio.

Roma, 17 aprile 2003


Per il Coordinamento Nazionale Polizia Locale
FP CGIL
Pagliarini - G.Martinelli