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La FP CGIL e lo Snavu della Spezia hanno organizzato, lunedì 9 Giugno, una iniziativa sull’identità e le funzioni della Polizia Provinciale nel quadro del dibattito aperto dalle proposte di modifica della normativa nazionale e delle diverse normative regionali. Hanno
partecipato operatori di undici Polizie Provinciali del centro e nord
Italia oltre naturalmente a quelli della Polizia Provinciale della Spezia,
che ha ospitato l’incontro presso i locali del proprio Comando. Hanno
portato il loro contributo Paolo Dei, Comandante della Polizia Provinciale
di Siena e impegnato presso l’UPI,
e Marco Martini, Responsabile della Polizia Provinciale di Lucca e
Responsabile nazionale SNAVU per le Polizie Provinciali. La
relazione, il dibattito e le conclusioni di Gennaro Martinelli e Gianni
Pagliarini hanno evidenziato come le proposte contenute nel testo di
riforma della l. 65 predisposto da Anci, Upi e Conferenza dei Presidenti
delle Regioni, se non cambierà nella sua stesura in particolare per
l’art.12, siano inaccettabili per la categoria. In
particolare gli spazi che si aprirebbero alle agenzie di vigilanza private
ed ai volontari nello svolgimento di funzioni proprie della polizia
locale, rappresenterebbero l’inizio di un vero e proprio smantellamento
di polizie municipali e provinciali Il
nostro coordinamento, si batterà nelle sedi di confronto istituzionale
affinchè il testo presentato dalle autonomie locali sia cambiato, poiché
sarebbe fondamentale avere una stesura condivisa capace di costringere il
Governo a dare alla P.L. la tanto attesa legge di riforma. Inoltre
i propositi del governo di ampliare ancor più le prerogative delle
guardie giurate private, così come previsto nel disegno di legge sulla
“sicurezza sussidiaria”, rappresenta l’altro morso della tenaglia
che rischia di cominciare a stritolare la polizia locale. Altrettanto
preoccupanti risultano le novità che avanzano in diverse regioni a
partire dalla Lombardia, dove è già stata approvata una nuova legge
sulla polizia locale, ma anche in Emilia Romagna, dove la Giunta ha
avanzato una proposta che ripropone le negatività profonde avanzate da
Anci, Upi e Regioni. A
fronte di questa situazione l’iniziativa deve essere forte e diffusa per
scongiurare scelte che risulterebbero esiziali non solo per qualsiasi
ipotesi di rafforzamento e qualificazione della polizia locale ma che
significherebbero già da oggi una polizia locale più piccola, meno
presente ed efficace. Prevarrebbero
insomma logiche mercantili e di sfruttamento in un ambito, quello della
sicurezza locale, che deve restare rigorosamente prerogativa delle
istituzioni pubbliche.
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