Siglata la Preintesa sull'Ordinamento della Polizia Municipale di Roma

Adesso la parola ai lavoratori

A cura della FP CGIL Lazio

 

Nella notte di ieri, 13 maggio, Cgil, Cisl, Uil hanno siglato la preintesa sull’ordinamento del Corpo della PM del Comune di Roma.
Preintesa e non accordo perché riteniamo vincolante, per noi, l’opinione dei lavoratori, che verificheremo in assemblee in tutti i gruppi, a partire dal 21 di questo mese, per non incrociare la consultazione con il lavoro di preparazione dello sciopero nazionale del pubblico impiego del 19 maggio.

Dopo tante trattative, dopo tanta demagogia diffusa in questi mesi, c’è una ipotesi di accordo, da noi sottoscritta e che difendiamo, perché è in linea (in qualche caso la migliora) con il contenuto della nostra piattaforma:

  1. Rispondere alla riorganizzazione del Corpo, ipotizzata nel Regolamento varato dalla Giunta, con processi generalizzati di valorizzazione economica e di carriera dei vigili di Roma.

  2. Creare una vera struttura organizzativa nella cat.D, di certa realizzazione entro il 31/12/2003, in cui gli incarichi, le posizioni di lavoro (più di mille scorrimenti), le funzioni ed i “gradi” siano ben definiti e corrispondano a forme di incentivazione economica forti e stabili.

  3. Dare anche ai vigili assunti nel 1990 la immediata prospettiva di un percorso verticale “massiccio” verso la cat.D (648 passaggi, e graduatoria aperta per 3 anni) e, in subordine, il passaggio accelerato in C4. Offrire al contempo a tutta la categoria C un sistema che garantisca il ripetersi, nel tempo, di serie opportunità di avanzamento in carriera.

  4. Apprezzare il lavoro più disagiato (attività su strada) tramite indennità specifiche.

  5. Dimensionare la dotazione organica del Corpo ai bisogni e alla peculiarità della città di Roma, passando da 7070 a 8350 addetti.

Come accade spesso nella realtà dei vigili romani, nelle prossime ore molti si affanneranno a depotenziare o mistificare il valore della preintesa, dicendo che si poteva fare molto meglio, con una logica del “più uno” che, ovviamente, non si occupa delle risorse disponibili e della compatibilità di un progetto in cui tutti i vigili (e non solo) possano riconoscersi: noi, con le risorse aggiuntive strappate alla Giunta, abbiamo messo in equilibrio le esigenze di tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo, costruendo le condizioni per migliori retribuzioni e avanzamenti di carriera; altri potranno esercitarsi nel facile mestiere di uno sfascismo senza prospettive.

Alle lavoratrici ed ai lavoratori della Polizia Municipale chiediamo invece di fare qualcosa di proficuo: leggere, discutere e valorizzare questa intesa.

Roma, 14 maggio 2003

Verbale di Preintesa