Pescara li 9 Febbraio 2007   

 

Il 5 Gennaio 2007 a Pescara  si è tenuto, alla presenza del Prefetto Giuliano Lalli, un importante incontro tra l’amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Luciano D’Alfonso, dal direttore  generale Antonio Dandolo e dall’assessore al bilancio e al personale Camillo D’Angelo e le Organizzazioni Sindacali.

I temi centrali  dell’incontro erano le  modalità di espletamento del servizio notturno, anche in relazione all’armamento del Corpo di Polizia Municipale.

Detto incontro chiesto da CGIL CISL e UIL ha fatto seguito a quello avuto dalle stesse OO.SS. con il Prefetto, il quale nell’occasione ha rappresentato la necessità che la Polizia Municipale di Pescara svolgesse il servizio notturno per coadiuvare le altre forze di Polizia nel rilievo di incidenti stradali e nei problemi connessi alla viabilità.

 Nell’incontro con L’Amministrazione in premessa, abbiamo sottolineato quanto la complessità dei temi oggetto del confronto subiscano il peso negativo dovuto alla mancanza di una legge di riforma per la Polizia Locale che ne valorizzi il ruolo, ne esalti le specificità e ne stabilisca con chiarezza ruolo compiti e funzioni.

 Nel corso del confronto, abbiamo rappresentato le preoccupazioni dei lavoratori in merito all’attuale modello organizzativo ed alla qualità del servizio reso ai cittadini, che potrebbe fortemente essere depotenziato con l’istituzione di un turno notturno.

Non abbiamo partecipato al gioco “arma si arma no” poiché il problema non è mai stato in questi termini, le nostre preoccupazioni erano altre:

-                            che non si tentasse di nascondere dietro la dotazione dell’arma i problemi di natura organizzativa, funzionale, operativa e professionale che insistono sui lavoratori della Polizia Municipale di Pescara;

-                            Che non venisse depotenziato o snaturato il ruolo e la peculiare professionalità della Polizia Municipale nelle politiche integrate di sicurezza urbana;

-                            Che fossero chiariti gli effetti del turno notturno in termini di depotenziamento del già carente servizio diurno ( la carenza d’organico, la presenza di personale inidoneo ai servizi notturni, ecc) 

Naturalmente, abbiamo registrato da parte di altre rappresentanze associative delle inutili strumentalizzazioni della nostra posizione che è perfettamente nell’alveo di quanto emerso nella riuscitissima V assemblea Nazionale della Polizia Locale svoltasi in Roma il 2 febbraio u.s. 

Quindi abbiamo spostato  il dibattito da “arma si arma no”, ad un responsabile confronto  sulla insicurezza dell’attuale modello organizzativo e sulla effettiva necessità di espletare il turno notturno.

Infatti, detto turno, partito in via sperimentale nel 2000 e mai contrattato, viene attualmente espletato da una sola pattuglia formata da tre operatori i quali spesso rimangono in due a causa della mancanza di personale da destinare ai servizi notturni, rimanendo esposti a tutti i rischi del caso.

 Il personale che attualmente è abile ad espletare il servizio notturno su 150 unità  appartenenti al Corpo, è di circa 50 unità ed il comando è privo anche delle più elementari misure di sicurezza ( cancello, porte blindate, ecc.).

Inoltre non è vero che durante il turno notturno si è a disposizione esclusivamente per interventi riguardanti la viabilità (incidenti, passi carrai) ma spesso le altre forze dell’ordine e i cittadini  richiedono interventi anche in ordine alla sicurezza pubblica (risse, disturbi alla quiete pubblica, controlli di pubblica sicurezza ecc.) che di certo non possono essere affrontati da una singola pattuglia di due unità.

Ben altro modello organizzativo, risorse umane, tecnologiche e strumentali necessitano per attivare un servizio che risponda seriamente alle istanze dei cittadini, cui la Polizia Municipale di Pescara non intende sottrarsi, oltre ad un coordinamento con le Forze di Polizia Statali in un rapporto di pari dignità e rispetto delle specifiche competenze e peculiarità professionali.

Pertanto, in maniera unitaria con CISL e UIL abbiamo chiesto la revoca del servizio notturno in quanto insicuro per i lavoratori che vengono sovraesposti e che,invece, possono essere impiegati nell’ottica di un progetto di sicurezza urbana  integrata che intensifichi i controlli a tutela  della sicurezza nei cantieri al fine di arginare il tragico fenomeno delle “morti bianche, al controllo delle attività commerciali a garanzia dei consumatori ed ai progetti per la prevenzione e sicurezza stradale. 

L’amministrazione per bocca del Sindaco D’Alfonso si è resa disponibile alla revoca del servizio notturno, concordando di attivarlo solo per i mesi estivi dove effettivamente non si può prescindere dalle competenze  della Polizia Municipale in ordine ad un progetto di sicurezza urbana integrata e chiedendo che tale servizio venga espletato in “maniera legittima” secondo quanto previsto dal D.M. 145 dell’ 1987.

Detto servizio notturno estivo sarà espletato ai sensi dell’art 15 comma 5 del CCNL 98/2001 , e svolto con un modello organizzativo, da definire con l’attivazione di un immediato tavolo di confronto, sicuro  ed efficiente anche dotando il comando di idonei sistemi di sicurezza.

Abbiamo,infine, chiesto un incontro urgente di contrattazione per la definizione della previdenza/ assistenza ai sensi dell’art 208 C.d.S.

 

                                                        Il Coordinatore Regionale Polizia Locale FP CGIL
                                                                                  Paolo Costantini