IPOTESI DI ACCORDO APPLICATIVO DEL CCNL AREA DIRIGENZA DEL COMPARTO REGIONI AUTONOMIE LOCALI PER IL BIENNIO ECONOMICO 2000/2001

 

In via preliminare le parti condividono quanto segue in ordine alla applicazione del CCNL - Area dirigenza del Comparto Regioni Autonomie Locali per il biennio economico 2000/2001 sottoscritto il 12 febbraio 2002:
· il contratto è inserito in un'ottica di omogeneità con la dirigenza pubblica ed è finalizzato anche ad agevolare i processi di mobilità tra settori della pubblica amministrazione;
· il contratto riconosce l'aumento del livello di responsabilità dei dirigenti e incrementa retribuzione, dignità professionale e tutele;
· l'applicazione del contratto non deve ridimensionare o depotenziare la politica retributiva approvata nell'ente.
Le parti concordano inoltre che il presente accordo intende porsi in una linea di continuità e di coerenza con il Contratto Decentrato Integrativo - Area Dirigenza sottoscritto definitivamente in data 13 febbraio 2001.
Ciò premesso intendono focalizzare le condizioni di contesto di cui si riafferma la particolare rilevanza per proseguire nel condiviso obiettivo di rinnovamento dell'ente:

CENTRALITÀ DEL RUOLO DEI DIRIGENTI
La dirigenza esercita un ruolo di leadership in grado di indirizzare l'organizzazione verso l'innovazione, costituendo esempio e diffondendo valori ed orientamento positivi.
In questa prospettiva si riconoscono come necessari:
· il riconoscimento del notevole cambiamento intervenuto nella professionalità del dirigente e nell'ambiente in cui egli opera;
· la riqualificazione del rapporto di integrazione e collaborazione tra amministratori e dirigenti che collega indirizzi politici ed attività gestionali quali parti di una unica funzione di governo nel rispetto dei principi di autonomia e distinzione dei ruoli;
· la differenziazione delle politiche retributive sulla base dei compiti svolti, delle responsabilità e della complessità di ciascuna posizione dirigenziale;
· la flessibilità degli assetti organizzativi interni, legata all'esigenza di risposte efficaci e tempestive in relazione ai continui mutamenti derivanti dal processo di cambiamento in atto ed ai sistemi di valutazione delle prestazioni e dei risultati raggiunti dai dirigenti in base ai quali possono essere assunte nuove decisioni ed attribuiti nuovi incarichi.

CENTRALITÀ DEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
La riqualificazione del rapporto tra dirigenti ed amministratori passa attraverso la piena e completa utilizzazione dei momenti di formalizzazione delle strategie e di traduzione delle stesse in obiettivi di gestione. La massima importanza va data al rafforzamento della funzione di programmazione strategica alla quale dedicare risorse e spazi organizzativi.
PROMOZIONE DEI SISTEMI DI INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO
Il riorientamento e la valorizzazione del ruolo dirigenziale richiede la introduzione di momenti qualificati di integrazione e coordinamento, rivolti sia a dare organicità e coesione ai programmi di sviluppo e sia a promuovere pratiche di presidio delle situazioni di conflittualità e delle relazioni orizzontali a tutti i livelli per la gestione della operatività.
In tal senso va ribadito il ruolo centrale delle funzioni dirigenziali apicali di Area e di Coordinamento intersettoriale quale supporto alla Direzione Generale per il coordinamento e l'integrazione delle decisioni e per la condivisione , comunicazione ed esecuzione delle stesse.

ART. 1
STRUTTURA RETRIBUTIVA

1. Sulla base delle condizioni condivise in premessa del presente accordo si sviluppano i seguenti obiettivi:
1.1. Struttura retributiva:
1.1.1. La strategia retributiva deve puntare a definire livelli che consentano all'ente di attrarre, mantenere e motivare le figure dirigenziali di cui ha bisogno.
1.1.2. Il modello retributivo deve riflettere sul piano della organizzazione la articolazione della complessità dei compiti e delle responsabilità.
1.2. Retribuzione di posizione
1.2.1. La correlazione tra persone e posizioni dirigenziali conferma l'indirizzo dell'ente di conseguire una gestione del personale dirigente basata sulla professionalità.
1.2.2. Il modello retributivo resta articolato nelle fasce individuate nel Contratto Decentrato Integrativo del 13 febbraio 2001.
1.2.3. Viene tutelata la professionalità acquisita dai dirigenti. A tal fine le parti concordano sulla utilizzazione della clausola di salvaguardia quale strumento valido per l'equilibrio del sistema di conferimento degli incarichi dirigenziali e per ottenere maggiore flessibilità nella organizzazione del lavoro, risolvendo le problematiche connesse alle eventuali differenze retributive. Le parti si impegnano a definire i contenuti della clausola di salvaguardia in una successiva sessione contrattuale.
1.3. Retribuzione di risultato
1.3.1. La parte variabile del trattamento economico viene confermata quale elemento di innovazione e commisurata al sistema di valutazione delle prestazioni approvato nell'ente.
1.3.2. Le risorse aggiuntive sono correlate al raggiungimento certificato di obiettivi assegnati annualmente con il PEG ed alla valorizzazione della qualità del personale dirigenziale presa in considerazione come "grado di copertura della posizione" a termini del Contratto Decentrato Integrativo del 13 febbraio 2001.

ART. 2
FINANZIAMENTO DELLA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DI RISULTAT
O

1. Con riferimento all'art. 1 del CCNL - area dirigenza del Comparto Regioni - Autonomie Locali per il biennio economico 2000/2001 sottoscritto in data 12 febbraio 2002 le parti concordano:
· di confermare la strategia retributiva condivisa ed adottata nell'ente attraverso criteri di valutazione delle posizioni articolati in modo da correlare il differenziale retributivo con una graduazione capace di riflettere l'importanza organizzativa delle diverse posizioni;
· per quanto previsto al comma 4 di integrare il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato della dirigenza, a decorrere dal 1 settembre 2001, in modo da garantire che la determinazione dei valori economici della retribuzione di posizione continui ad essere effettuata ai sensi dell'art. 27, comma 2, del CCNL - Area dirigenza del 23 dicembre 1999 e con i valori previsti dall'art. 5 del CCDI del 13 febbraio 2001;
· di confermare il finanziamento della retribuzione di risultato (variabile) con una quota non inferiore al 15% delle risorse previste dall'art. 26 del CCNL Area dirigenza del 23 dicembre 1999
2. La composizione del Fondo per la Dirigenza per l'anno 2002 è indicata nell'allegato "A" che costituisce parte integrante del presente accordo.


ALLEGATO A

CCNL AREA DIRIGENZA (ART. 26)
FINANZIAMENTO DELLA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DI RISULTATO
(FONDO PER LA DIRIGENZA)

 

2002

FONDO DI POSIZIONE 3.492.000.000
FONDO DI RISULTATO 616.300.000
                                                                                  TOTALE 4.108.300.000

 

In data ________________, a seguito degli incontri per la definizione dell'accordo applicativo del CCNL - Area dirigenza del Comparto Regioni - Autonomie Locali per il biennio economico 2000/2001 sottoscritto in data 12 febbraio 2002, le parti sottoscrivono la presente ipotesi di accordo.

Per la delegazione trattante diparte pubblica             Per la delegazione di parte sindacale

 18/04/2002

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