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Tale confronto, sulle linee
di bilancio relative al 2003, si colloca in un contesto in cui : 1) le misure previste nel
disegno di legge finanziaria per l'anno 2003, creano una situazione
difficile agli EE. LL. per le loro ricadute sulla finanza regionale e
locale. 2) Anche dall'economia provinciale arrivano chiari segnali recessivi e non potrebbe, d'altra parte, essere diverso visto il quadro generale dell'economia italiana, ma il dato preoccupante risiede nel fatto che per la prima volta si registrano conseguenze significative anche nell'economia regionale e provinciale. Questo fatto richiede che sia imboccata con decisione la strada di una politica che miri ad innalzare il livello qualitativo dello sviluppo per portare il nostro sistema produttivo ad essere competitivo nella fascia alta dei mercati internazionali. 3) Le dinamiche demografiche e sociali in atto anche a livello locale (progressivo e costante innalzamento della vita media, flussi migratori, obiettivo dell'innalzamento della disponibilità all'occupabilità, soprattutto delle donne, ecc. ), fanno nascere una domanda di servizi sempre più ampia e nuova. Per rispondere a questa domanda crescente non è sufficiente, in prospettiva, il semplice mantenimento del livello attuale della spesa sociale, è necessaria invece, una politica di bilancio anche negli EE. LL. , che porti ad un aumento delle risorse finanziarie da destinare ai servizi sociali. In questo contesto si ritiene necessario: a) Che agli EE. LL. siano riconosciute le risorse finanziarie sufficienti ha svolgere, con correttezza e completezza, il ruolo costituzionale che il riscritto Titolo V° chiede e riconosce alle autonomie locali. A tale scopo si chiede un impegno conseguente anche a tutte le forze politiche locali, ai parlamentari eletti nel territorio, a tutte le associazioni. b) Che, in via
assolutamente prioritaria, la destinazione delle risorse vada indirizzata
alla salvaguardia del livello di diffusione quantitativa e dello standard
qualitativo delle politiche sociali ed educative, dei servizi alla
persona, in una parola del Welfare locale. Gli immigrati La casa Le politiche educative -
scolastiche Servizi scolastici e per
l'infanzia L'Amministrazione comunale, si impegna a salvaguardare l'attuale livello quantitativo e qualitativo dei servizi sociali non apportando alcun aumento di tariffe e dei livelli di compartecipazione alla spesa a carico delle famiglie degli utenti. Sull'applicazione dell'ISEE si concorda di assumere i seguenti principi : L'ISEE deve diventare
realmente uno strumento per favorire l'equità sociale. Si concorda sul nuovo
regolamento per la realizzazione di interventi e prestazioni di servizi in
campo sociale e sul relativo prospetto indicante le quote di riferimento
per l'accesso agli interventi ed alle prestazioni sociali, che si
allegano. Sull'ASSEGNO DI CURA, coinvolgendo il SAA, in relazione alla necessità che la prassi di gestione del contributo economico debba avere quelle nuove prerogative "vincolanti" per ASL e Comuni descritte nella bozza di Direttiva (in applicazione della Delibera N° 1377/99). L' Assegno di cura essendo uno strumento della rete dei servizi integrati non può essere risolutivo ne esclusivo ma, secondo il programma assistenziale personalizzato, va supportato con prestazioni socio assistenziali e sanitarie con il coinvolgimento in prima persona del medico di famiglia ( MdMg ). Sul progetto "SOSTENERE CHI SOSTIENE" allo interno di scelte che al contrario di quanto sta avvenendo in alcune regioni e provincie, non lascino sola la famiglia scaricando su di essa, con un semplice assegno una tantum, tutta la rilevanza di grandi e spesso drammatici problemi, che richiedono invece una presa in carico da parte della rete dei servizi territoriali. Sul fenomeno della "ASSISTENZA PRIVATA A PAGAMENTO" svolta in grande parte dalle cosiddette "BADANTI" immigrate, anche a seguito dei contraddittori provvedimenti di regolarizzazione, che hanno comunque portato alla domanda di emersione di circa 1000 soggetti fra colf e badanti nel territorio cesenate, rende necessaria la ricerca di una soluzione che consenta di non lasciare sola la famiglia e costituisca un collegamento con la rete dei servizi territoriali. Occorre fare uscire la figura della "BADANTE" dalla promiscuità sociale e contrattuale riconoscendo il ruolo della assistenza famigliare e attraverso la formazione puntare sulla qualificazione professionale e contrattuale. Circa il sistema degli
SPORTELLI INFORMATIVI, DELL'ACCESSO E DELLA PRESA IN CARICO, si rileva
come il problema dell'informazione e dell'accesso è una delle cause
principali del venir meno della garanzia del diritto di usufruire dei
servizi della rete integrata. Si conviene quindi sulla necessità di una
analisi dei modelli organizzativi in essere e della loro possibile
evoluzione, anche in relazione allo sportello unico informativo ed al
ruolo che possono avere i soggetti sociali e di rappresentanza presenti in
modo diffuso su territorio, allo interno di un sistema a rete. PER QUANTO CONCERNE LE LINEE DI BILANCIO 2003 RIFERITE ALLE POLITICHE PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE DELLE PERSONE IMMIGRATE, SI CONVIENA QUANTO SEGUE : Per quanto riguarda
l'integrazione sociale delle persone straniere, si confermano gli impegni
assunti nel Piano Sociale di Zona e col Progetto "La Torre di
Babele", al fine di sviluppare servizi e interventi a livello
circondariale. Il perseguimento di questi obiettivi richiederà in primo luogo un consolidamento degli interventi già intrapresi e, in taluni casi un'implementazione e un ampliamento delle azioni (attraverso l'estensione dell'orario degli operatori, la realizzazione di ulteriori iniziative di formazione soprattutto in ambito scolastico ecc. ). Sulla base di quest'analisi e dell'esperienza fin qui compiuta, l'impegno che il comprensorio cesenate vuole assumersi è quello di dare continuità, proseguire e potenziare gli interventi già avviati nell'ambito della Torre di Babele, con particolare attenzione ad una maggiore integrazione e messa a sistema degli interventi intrapresi e degli attori coinvolti. I. Accesso ai servizi: Azioni Enti promotori II. Ambito scolastico: Azioni Enti promotori III Attuazione dell'Accordo di programma Stato-Regione Emilia Romagna Fa parte del Piano "La Torre di Babele" il programma finanziato nell'ambito dell'Accordo Stato-Regione Emilia Romagna che riguarda: Azioni Enti promotori Su versante del PROBLEMA
ABITATIVO, l'Amministrazione comunale intende far fronte alle
problematiche descritte attraverso azioni differenziate. In una prospettiva di medio termine, si prevedono interventi organici integrati, nell'ambito dei Peep di S. Egidio e di San Carlo, dove si intende destinare una quota parte di abitazioni per lavoratori in mobilità in accordo con le imprese. A medio lungo termine, con
l'adozione del nuovo PRG, si intende destinare aree di perequazione alla
costruzione di alloggi per lavoratori in mobilità. Le OO. SS. riconoscono che
il programma di azioni presentate dall'Amministrazione comunale, nel
quadro dei vincoli complessivi rilevati circa le risorse finanziarie
disponibili, si prospetta adeguato alle problematiche emergenti e
convengono sulla necessità di proseguire un confronto specifico in ordine
agli interventi che si intendono attuare sul versante abitativo e circa
l'emersione del lavoro irregolare, richiamati a proposito del programma
relativo all'area anziani. PER QUANTO CONCERNE LE LINEE DI BILANCIO 2003 RIFERITE ALLE POLITICHE ABITATIVE, SI CONVIENA QUANTO SEGUE : Nel corso del mese di gennaio sarà emanato il bando per l'accesso alle abitazioni di edilizia Residenziale Pubblica, con riferimento al nuovo regolamento che, tra l'altro, stabilisce l'applicazione della normativa inerente all'ISEE. Nell'anno 2003 si renderanno disponibili alla locazione circa 30 abitazioni di ERP, tra le quali 12 di nuova costruzione presso l'area dell'ex Zuccherificio. Per l'ampliamento del numero di abitazioni pubbliche da destinare alla locazione, l'Amministrazione ha stanziato 1. 400. 000 € di investimenti nel 2003, attraverso i quali si acquisiranno circa 14 nuove abitazioni. Per il 2003, l'Amministrazione comunale confermerà la compartecipazione alla costituzione del fondo per contribuire ai pagamenti degli affitti, unitamente alla Regione che cercherà di confermare le risorse del 2002, a fronte di un taglio degli stanziamenti statali. La Fondazione per la
locazione (Società per l'affitto), a cui partecipa l'Amministrazione
Comunale, svilupperà la propria azione con particolare attenzione alle
esigenze dei lavoratori in mobilità, anche in accordo con imprese
private. Nel corso dell'anno 2003 la Fondazione potrà gestire circa
ulteriori 30 alloggi, tramite la convenzione stipulata tra Comune e CaRiCe,
che destina alla locazione agevolata parte delle unità abitative
costruite nel complesso dell'ex Zuccherificio. PER QUANTO CONCERNE LE LINEE DI BILANCIO 2003 RIFERITE ALLE POLITICHE SCOLASTICHE - EDUCATIVE, SI CONVIENA QUANTO SEGUE : L'Amministrazione comunale, si impegna a salvaguardare l'attuale livello quantitativo e qualitativo dei servizi educativi e scolastici non apportando alcun aumento di tariffe e dei livelli di compartecipazione alla spesa a carico delle famiglie e degli utenti. Per il 2003 l'Amministrazione Comunale aumenta del 14%, rispetto ai fondi dell'anno 2002, i contributi ai Consigli - scuola città dei nidi d'infanzia comunali e delle scuole dell'infanzia comunali e statali, oramai fermi da circa 6 anni. Si vuole così incentivare e rendere più forte il rapporto tra territorio e servizi educativi. Vengono rinnovate le
convenzioni con le scuole dell'infanzia autonome con un aumento
dell'impegno finanziario che permette di avvicinarsi ai livelli degli
altri comuni fino ad ora più alti. In relazione alle figure di
assistenza degli alunni con deficit presenti nelle scuole da quelle
dell'infanzia alle medie superiori, l'Amministrazione Comunale ha
aumentato i finanziamenti, che potranno essere ulteriormente rimpinguati
con ulteriori aggiustamenti nelle successive manovre di bilancio. Sono aumentate le risorse finanziarie per i centri estivi per i bambini frequentati le scuole dell'obbligo. In tal modo per i centri estivi 2003 sarà possibile intervenire con maggiori contributi a sostegno di tutti i frequentanti e non solo per i bambini handicappati così come era avvenuti negli ultimi anni. Sul piano degli investimenti si presenta uno sviluppo significativo per l'edilizia scolastica e quindi anche per la qualità della vita degli alunni che può svolgersi in edifici più sicuri, funzionali e ricchi di spazi: nel 2003 sono previsti interventi per circa € 3.500.000 destinati a interventi di ampliamento e manutenzione di diversi edifici scolastici e, in particolare, per il complesso scolastico della scuola media di San Giorgio. A partire da gennaio 2003
l'Amministrazione Comunale ripristina le assunzione dirette a tempo
determinato di tutto il personale, salvo vincoli posti prima
dell'approvazione definitiva della legge finanziaria 2003. Si intende procedere ad una riorganizzazione della gestione degli incarichi e delle supplenze del personale al fine di rendere le procedure più funzionali e meno frammentate per i servizi e per le persone assunte a tempo determinato. Ulteriore impegno riguarda
la revisione dei regolamenti degli incarichi e supplenze, di accesso ai
servizi 0-6 anni, di definizione delle rette, di funzionamento delle
scuole e dei nidi d'infanzia comunali. L'ISEE deve essere uno strumento che si applica per la definizione delle rette, ma da non considerare per l'accesso ai servizi. Le modalità di accesso devono avvalersi di indicatori che possano realmente evidenziare lo stato di bisogno della famiglia. In tal senso l'ISEE può essere considerato uno strumento per favorire l'equità sociale. L'Amministrazione Comunale procederà ad una verifica sulla possibilità di una ridefinizione dell'impostazione gestionale dei centri estivi dei nidi e delle scuole dell'infanzia anche per verificare la possibilità di estendere l'apertura di alcuni di essi nel mese di agosto. In materia di programmazione scolastica si è definita la costituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale con urbanistica, edilizia scolastica, studi e statistica per un migliore coordinamento al fine di interventi che possano avere prospettive a lungo termine. In questo senso si cerca di limitare al massimo impegni, in particolare di edilizia scolastica, che risultano poi essere poco rispondenti ai bisogni della popolazione scolastica. Un altro servizio di
supporto alle famiglie al quale l'Amministrazione si propone di dare uno
sviluppo è il post-scuola, in quanto sempre più gli orari lavorativi non
permettono ai genitori di recuperare i figli da scuola entro le 12, 30. A
tale proposito, è' stato elaborato un questionario da sottoporre alle
famiglie per rilevarne i bisogni nelle diverse fasce orarie. Per quanto riguarda i nidi
cosiddetti "aziendali" si concorda che tali nidi, pur da
realizzarsi in aree ad alta concentrazione lavorativa, non possano avere
come unico bacino di utenza il personale di un'azienda, in quanto in tal
modo viene a mancare la vocazione educativa e di apertura e confronto
sociale propria di questi servizi. I nuovi nidi, pertanto, dovranno essere
caratterizzati da: Cesena
lì___________________ IL SINDACO
___________________________________________ ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL
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