Vertenza
Infanzia: la Fp Cgil e la Cgil Scuola insieme per valorizzare e
rafforzare la Scuola dell'Infanzia Pubblica
Come è noto la CGIL ha deciso d'indire per il
prossimo 12 d'aprile una grande manifestazione a Roma, in Piazza Sn
Giovanni, per testimoniare al paese la propria volontà di combattere il
crescente disimpegno dello Stato in un settore strategico qual è quello
dell'istruzione e della formazione, le cui conseguenze potrebbero
determinare una progressiva marginalizzazione e decadenza del sistema
economico industriale del paese in uno scenario mondiale sempre più
globalizzato e concorrenziale.
E' questa una scelta di civiltà che facciamo per garantire alle future
generazioni una prospettiva di vita e di lavoro che non sia determinata
esclusivamente da scelte individuali familiari, effettuate sulla base del
censo e della cultura posseduta.
Si tratta, infatti, di assicurare a tutti i cittadini, attraverso
l'intervento dello Stato, le stesse opportunità, utilizzando gli
strumenti dell'istruzione della formazione e della ricerca, per elevare il
livello complessivo dell'istruzione nel nostro paese in modo da creare le
condizioni di uno sviluppo sostenibile in grado di conciliare l'esigenza
di crescita economica ed industriale con le sempre più impellenti
richieste d'allargamento e sviluppo della sfera dei diritti e delle
garanzie individuali e collettive.
Con quest'iniziativa vogliamo pertanto riaffermare il valore strategico
della scuola pubblica, nelle sue diverse articolazioni, come luogo di
crescita culturale ed integrazione delle diversità; delle politiche della
formazione come momento di crescita professionale e di riqualificazione
dei lavoratori.
Ciò nonostante le prese di posizione del Governo, che riaffermano in modo
pesante un modello di scuola sempre meno pubblico e sempre più
individualistico; con una chiara scelta che affidare la gestione delle
politiche formative fuori del controllo pubblico e con contenuti di basso
profilo, fanno capire che il nostro lavoro non sarà per niente facile.
Solo un nuovo processo di partecipazione sociale potrà garantire la forza
necessaria a sostenere l'impegno di tutti coloro che si battono per questo
cambiamento.
Per questi motivi l'iniziativa assunta dalla FP CGIL e dal sindacato
Scuola della CGIL già dallo scorso anno a difesa della scuola pubblica
dell'infanzia (nidi e materne), gestita per la gran parte dai comuni, può
diventare emblematicamente un riferimento importante per l'intera CGIL,
per le sue caratteristiche di " vertenza territoriale" che vede
insieme Funzione Pubblica, sindacato Scuola, Federazione della Formazione
e Ricerca, sindacato Confederale.
Da qui la necessità di una forte ripresa del lavoro già avviato nei
territori per portare a termine quanto prima possibile il necessario
lavoro di raccordo con le categorie ed il mondo dell'associazionismo
scolastico, dei docenti e dei genitori a sostegno delle nostre richieste
d'avvio di tavoli negoziali con l'ANCI, con i Comuni e con i responsabili
dei Distretti Scolastici su funzionamento della scuola pubblica
dell'infanzia in ciascuna realtà.
Il tempo a disposizione è limitato, presto il Parlamento emanerà il
decreto di delega al Ministero della Pubblica istruzione sulla riforma dei
cicli e dell'anticipo scolastico, cui seguirà un periodo di circa un anno
durante il quale si lavorerà a livello di Ministero per attuare la
delega; dovremo sfruttare questa fase per incalzare le nostre controparti,
soprattutto al livello locale per affermare nella contrattazione le nostre
proposte per una scuola diversa, da quella dell'infanzia.
Si tratta quindi di imprimere un'accelerazione all'elaborazione delle
piattaforme rivendicative volte a definire i fabbisogni scolastici di
ciascun territorio; le piante organiche; le risorse destinate a finanziare
l'attività dei nidi e delle materne; la stabilizzazione del personale
educativo e scolastico attualmente non di ruolo; gli standard
quali-quantitativi da rispettare nelle realtà scolastiche pubbliche o
private finalizzati a garantire l'uniformità dell'intervento educativo ed
assistenziale; l'obbligo d'apertura all'utenza locale d'eventuali nidi
aziendali; la definizione del regime degli orari; la regolamentazione
dell'intervento privato nell'ambito della conduzione dei nidi e delle
scuole materne gestite dal sistema pubblico.
Su queste basi, e con il solidale sostegno di quella parte di società
preoccupata di un Governo intento a ridurre gli spazi dell'intervento
sociale in nome di una malintesa idea che assoggetta al mercato diritti
fondamentali ed inalienabili quali la sanità e l'istruzione, sarà
possibile definire patti territoriali che per i loro contenuti consentano
di rilanciare in tutto il paese un modello di scuola per l'infanzia di
qualità, fondato su di un intreccio, tra " scuola pubblica e
privata", che sia funzionale e non antagonistico sul piano della
qualità e dell'offerta.
Per tutti questi motivi, per facilitare il lavoro delle strutture
territoriali, forniamo e di seguito una scheda dettagliata sulla vertenza
infanzia e la sua conduzione.
VERTENZA INFANZIA - FASE
OPERATIVA
Al livello nazionale:
È costituito un GRUPPO NAZIONALE di coordinamento formato dai compagni/e
della FP Nazionale, dal Sindacato Scuola Nazionale e dalla Federazione
della Formazione e Ricerca, coadiuvato da "gruppi di lavoro" che
saranno attivati di volta in volta, sulla base delle esigenze ravvisate.
Per la FP è stato inoltre attivato un ulteriore gruppo di lavoro con la
funzione di snodo operativo tra le attività del Centro Nazionale della
Categoria e le strutture territoriali regionali.
L'informazione, che in questa fase della vertenza riveste carattere di
assoluta priorità, è fornita nei siti della SNS e della Funzione
Pubblica in due apposite pagine WEB, intitolate rispettivamente
"INFANZIA E DIRITTI" per SNS e "SCUOLA" per la FP
CGIL, contenenti le informazioni comuni alle due categorie per la gestione
della stessa nonché le specifiche di categoria per quanto riguarda gli
specifici aspetti di applicazione contrattuale.
Indizione di un Convegno nazionale, da tenersi verso la fine del mese di
maggio, primi di giugno, promosso da cgil scuola e fp, con la
partecipazione della ffr, proteo, bambini, gruppo nidi - infanzia per fare
un primo bilancio della vertenza ad un anno di distanza dal convegno di
Bologna
Al livello di territorio:
Convocazione di riunioni in ogni regione ( con sns nazionale e fp
nazionale) di sns e fp regionali, ffr e cgil regionale per fissare
obiettivi, scadenze e percorsi della vertenza
presentazione pubblica delle piattaforme rivendicative territoriali, che
vedano il coinvolgimento delle associazioni, delle famiglie e della
società civile.
Contestuale inoltro richiesta avvio trattative con la regione, gli enti
locali, la direzione scolastica regionale
Avvio iniziative a sostegno della vertenza, nelle scuole e sul territorio,
con assemblee ( anche a carattere cittadino ) mirate a chiedere agli
interlocutori istituzionali l'avvio di un confronto a tutto campo sui temi
della scuola dell'infanzia, ad iniziare dalla conferma degli attuali
livelli di presenza scolastica dello Stato e degli Enti Locali nei singoli
territori, nonché delle risorse economiche a loro destinate.
Definizione dei patti formativi territoriali per l'infanzia sottoscritti
da tutti i soggetti competenti e la contestuale attivazione di osservatori
regionali permanenti, con i firmatari degli accordi, per la gestione ed il
monitoraggio dei patti siglati.
Progetti integrati di formazione in servizio del personale, consulenza e
supporto alle scuole
Suggerimenti per la piattaforma:
Risorse:
Ricognizione di tutte le risorse utilizzabili: fondi enti locali, …legge
285 Turco, fondi UE, fondi diritto allo studio, Modalità di attuale
utilizzo, risorse reperibili,
Domanda:
Liste di attesa per nidi e materne
Dati demografici
Presenza primine
Livello di soddisfazione
Offerta:
Tipologia
Partendo da una valutazione delle politiche sulla scuola dell'infanzia
effettuate dai Comuni e dai distretti scolastici, determinare l'offerta
scolastica nel territorio in conformità a una prospettiva temporale di
3-4 anni che tenga conto dell'evoluzione demografica e della crescita
della domanda.
Gestione del sistema, in conformità a standard quali-quantitativi
predeterminati valevoli anche per la scuola privata, che veda il solidale
intreccio dei soggetti istituzionali della Scuola e degli Enti Locali
nelle scelte di politica scolastica al livello di singolo territorio.
Modalità di funzionamento e modelli organizzativi; piante organiche,
stabilizzazione del personale educativo e scolastico non in ruolo.
Servizi di supporto
Definizione presenza di soggetti diversi ( privati, cooperative, ….) a
sostegno dell'attività svolta dalla scuola e dagli enti locali per quanto
riguarda i precedenti due punti.
Sperimentazioni già presenti o richieste, e loro monitoraggio
4. Soggetti:
Coinvolgibili nell'elaborazione, coinvolgibili nel supporto alla
piattaforma
Interlocutori e controparti
5. Iniziative a supporto della piattaforma al livello locale:
Assemblee, attivi, convegni, seminari
Manifestazioni, sit-in
Raccolta di firme
Manifesti
OBIETTIVI:
Generalizzazione scuola dell'infanzia, nidi e materne; eliminazione delle
liste di attesa
Difesa e qualificazione del tempo pieno e dei modelli di ampliamento del
tempo scolastico
Potenziamento servizi educativi per l'infanzia
Attivazione nuovi servizi educativi per fascia 2 - 3 anni, anche con
soluzioni interne a scuola dell'infanzia esistenti
Generalizzazione standard di qualità scuola infanzia
Diffusione progetti continuità nidi - scuola infanzia - scuola elementare
Generalizzazione e sostegno istituti comprensivi
Diffusione progetti per la qualità della vita dell'infanzia nel
territorio (città a misura dell'infanzia, … )
Iniziative per sviluppare la cultura dei diritti dell'infanzia (lotta
all'esclusione sociale, all'abuso, al lavoro minorile, per l'integrazione
dei bambini extracomunitari, … )
Promozione di conferenze territoriali per l'infanzia e di una conferenza
nazionale sull'infanzia
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