FUNZIONE PUBBLICA


    Roma, 8 novembre 2006

 

Al Ministro Nicolais
Al Ministro Lanzillotta

Al Presidente della Conferenza Presidenti Regioni
Al Presidente Comitato di Settore

Al Presidente ANCI
Al Presidente UPI

Al Presidente UNIONCAMERE

                    

Oggetto: Comparti di contrattazione.
  

Da qualche giorno circola insistentemente la voce secondo la quale, nella fase di definizione delle aree contrattuali del pubblico impiego, le regioni proporranno, in base ad un accordo già definito con la  ministra Lanzillotta, di uscire dal comparto enti locali per costituirsi in un’apposita area di contrattazione.

Tale proposito si configura come      il motivo di una tale proposta, a nostro avviso, la volontà di annullare il CCNL e regionalizzare la contrattazione, a partire dalle lavoratrici ed i lavoratori dipendenti dalle regioni, per poi estendersi ai servizi territoriali gestiti dalle regioni come la sanità, la scuola ed i comuni, determinando lo scardinamento del titolo primo della costituzione, nella parte che stabilisce che  tutti i cittadini della Repubblica devono avere gli stessi diritti.

Esempio emblematico di tale strategia è il blocco dell’accordo sulla previdenza complementare, siglata il 7/12/04, che le Regioni stanno imponendo anche ad ANCI ed UPI.

Nel rammentare la natura pattizia della definizione dei comparti di contrattazione preannunciamo la nostra convinta indisponibilità a creare un nuovo comparto per le Regioni.

                                                  Distinti saluti

 

  FP CGIL                                            CISL FP                                             UIL FPL
          Carlo Podda                                        Rino Tarelli                                     Carlo Fiordaliso